La terapia convulsivante magnetica (MST), una modalità innovativa in questo campo, risulta efficace nel trattare la depressione e l’ideazione suicida nei pazienti con disordine bipolare resistente al trattamento.
Lo dimostra uno studio condotto su 26 pazienti in cui la risposta è stata particolarmente solida nella tendenza al suicidio, promuovendo la remissione o risposte comunque clinicamente significative ancor prima che nei sintomi depressivi.
La MST inoltre sembra avere un effetto più benigno sulla funzionalità cognitiva rispetto alla terapia elettroconvulsivante convenzionale (ECT). Secondo l’autore Victor Tang dell’università di Toronto la ECT rappresenta probabilmente l’antidepressivo più efficace fra le opzioni disponibili, nonché una delle opzioni principali per i pazienti resistenti alle terapie tradizionali basate su farmaci o psicoterapia.
L’efficacia della ECT è nota, ma si sperava che la MST risultasse altrettanto efficace e meglio tollerata per via dei suoi effetti collaterali ridotti, specialmente per quanto riguarda la sfera cognitiva.
Essa inoltre potrebbe risolvere il problema della stigmatizzaione ed altri elementi presenti nella ECT che di solito spaventano i pazienti.
La ECT applica una stimolazione elettrica attraverso il cuoio capelluto ed il cranio, ma il problema consiste nel fatto che è necessario impiegare molta energia elettrica affinchè essa attraversi il cranio e raggiunga il cervello.
Il cranio peraltro fa in modo che l’elettricità venga distribuita approssimativamente a tutto il cervello, mentre il vantaggio della MST consiste nel fatto che essa è in grado di bypassare il cranio stesso e stimolare direttamente un’area cerebrale specifica.
In sostanza, per quanto sia MST che ECT producano una convulsione elettrica generalizzata, con la MST la maggior parte dell’energia rimane concentrata in una singola area, come la corteccia, evitando le strutture profonde come l’ippocampo che influiscono su memoria e funzionalità cognitiva. (American Society of Clinical Psychopharmacology (ASCP) 2019: Abstract 3001798, presentato il 29/5)