Missione Vita: nello Spazio tra medicina e biologia

Biologia e fisiologia: questi i temi della Missione Vita che ha preso il via con il volo di Paolo Nespoli, che torna nello Spazio all’età di 60 anni, verso la Stazione Spaziale Internazionale. Dagli effetti dell’assenza di peso sulle cellule della retina agli antiossidanti per combattere lo stress, dal metabolismo delle ossa alla crescita delle piante nello spazio, sono 11 gli esperimenti selezionati dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per la missione e i cui risultati permetteranno di tutelare la salute degli astronauti che in futuro dovranno affrontare missioni sulla Luna e su Marte.

Gli 11 progetti di Missione Vita
Si chiama Corm l’esperimento organizzato dall’Università di Firenze che punta a verificare l’efficacia del coenzima Q10 nel contrastare i danni che la microgravità procura alle cellule della retina: un problema comune agli astronauti che lavorano nello spazio per lunghi periodi e che, a Terra, permetterà di combattere gravi malattie causa di cecità, come il glaucoma.

Nanoros, dell’Istituto Italiano di Tecnologia, prevede l’uso di sostanze antiossidanti per combattere i danni da stress ossidativo, mentre Myogravity, dell’Università ‘G. d’Annunzio’ di Pescara, studia gli effetti della microgravità sui muscoli, con la ricerca di sostanze capaci di contrastarli.

Serism, del Campus BioMedico di Roma, punta invece a studiare come cambia in orbita il metabolismo delle ossa per evitare i problemi di osteoporosi che colpiscono gli astronauti. In-Situ, dell’Università di Bologna, è un esperimento che misura dei biomarcatori dello stress e Aramis, della Thales Alenia Space, punta a sviluppare un’app che usa la realtà aumentata per aiutare gli astronauti a organizzare il carico all’interno di un cargo.

Perseo, di Università di Pavia e Thales Alenia Space, è invece una sorta di ‘abito spaziale’, una giacca che contiene acqua per proteggere gli astronauti dalle radiazioni cui sono esposti nei lunghi viaggi e, un giorno, nella permanenza su una base lunare o marziana.

Orthostatic Tolerance, dell’Irrcs an Raffaele Pisana, prevede un programma di allenamento personalizzato per mantenere la posizione eretta. Multi-Trop, dell’Università Federico II di Napoli, studia la crescita delle piante in microgravità.

Arte, della Argotec, riguarda studi sul trasferimento di calore e, della stessa azienda è ISSpresso, la macchina per il caffè espresso resa più semplice da usare e per la quale Paolo Nespoli si è addestrato da ‘barista’ spaziale.

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