Vitamina D: basterà l’analisi di un capello

Misurare la quantità di vitamina D nel corpo grazie all’analisi di un capelli senza dover fare il classico prelievo di sangue. A suggerirlo è uno studio condotto dai ricercatori del Trinity College di Dublino e del St James’s Hospital, pubblicato su Nutrients.

La carenza di vitamina D ha raggiunto proporzioni epidemiche nel mondo: si stima come oltre 1 miliardo di persone ne sia colpita. Attualmente per capirne la quantità di vitamina D nell’organismo si usa una analisi del sangue, che però cattura il suo valore in un momento ben preciso. Al contrario i capelli, che crescono di circa 1 centimetro al mese, potrebbero riflettere lo stato della vitamina D per diversi mesi, catturando le grandi differenze stagionali.

La ricerca potrebbe avere applicazioni anche in campo archeologico. I capelli, insieme ai denti, sono alcuni dei materiali biologici che durano maggiormente dopo la morte e la presenza di vitamina D potrebbe fornire dettagli sulla vita di antiche popolazioni. Spiegano gli studiosi come ora siano necessarie ulteriori ricerche per stabilire la relazione esatta tra la concentrazione di vitamina D nel sangue e quella dei capelli e valutare, per esempio, come possano incidere le tinture nell’analisi.

Secondo i ricercatori la carenza di vitamina D ha raggiunto proporzioni epidemiche nel mondo: si stima come oltre 1 miliardo di persone ne sia colpita. La carenza è collegata alla salute delle ossa, ma potrebbe anche essere un fattore di rischio per la depressione, le malattie cardiovascolari, l’infiammazione, il diabete e il cancro.

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