Vaccino anti polio: dal trivalente si passa al bivalente

PoliovirusIl mondo dirà addio al vaccino antipolio Opv2, cioè quello ritenuto essere la causa del 90% dei focolai dovuti a ceppi circolanti di poliovirus derivati dal vaccino stesso. Il 17 Aprile, in un’operazione mondiale di grande importanza, si passerà dal vaccino trivalente a quello bivalente. A ribadire la valenza di questa “tappa importante del cammino verso un mondo libero dalla polio” è l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Il passaggio – si legge sul portale dell’agenzia – potrebbe sembrare semplice, ma richiede un coordinamento globale su una scala senza precedenti”.

Il vaccino
A partire dal 1988, anno in cui è stata lanciata la Global Polio Eradication Initiative, si è assistito a una drastica diminuzione dei casi, dai 350.000 registrati in quell’anno ai 72 del 2015. E’ certa ormai la scomparsa in natura del poliovirus selvaggio di tipo 2, pertanto questa componente non è più necessaria nel vaccino orale. Tanto più che recentemente, lo Strategic Advisory Group of Experts on Immunization (SAGE) ha stabilito che i benefici del ritiro del vaccino OPV2 superano i rischi. Tuttavia, poiché i poliovirus selvaggi di tipo 1 e 3 non sono stati ancora debellati, si passerà dal vaccino trivalente (che contiene la protezione contro tutti e tre i ceppi) a quello bivalente (contenente esclusivamente i tipi 1 e 3). Il passaggio avverrà dal 17 aprile 2016, in sole due settimane, in 155 Paesi. Ma, per non provocare problemi, deve essere sincronizzato in tutto il mondo. “Si tratta – per Aifa – di uno dei progetti di sincronizzazione globale più ambiziosi nella storia dei vaccini”.

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