
Il rischio di mortalità neonatale registrato in questo lavoro é stato di 6,5 decessi ogni 1.000 nascite. Secondo l’autore dello studio Annette Regan – Western Australia Department of Health e University of Western Australia in Perth, “le donne in gravidanza devono essere rassicurate sul fatto che il vaccino antinfluenzale non aumenta i rischi per il nascituro e può ridurre il rischio di morte neonatale”. Il motivo alla base di questa protezione non è ancora stato chiarito. “Poiché l’influenza durante la gravidanza è associata con la morte fetale, tuttavia, è probabile che l’inoculazione del vaccino agisca riducendo le infezioni nella madre”. Si sa infatti che le gestanti con influenza hanno rischio aumentato di parto pre-termine, nascita prematura e, in casi più gravi (particolarmente nel primo trimestre), difetti alla nascita. È importante sottolineare che le gestanti non dovrebbero assumere il vaccino per via inalatoria, ma solo tramite iniezione.
Lo studio
Regan e i colleghi hanno esaminato i dati su 58.000 nascite tra aprile 2012 e dicembre 2013, registrando come morti neonatali quelle occorse dopo la ventesima settimana.
Nel complesso circa il 9% delle partecipanti è stata vaccinata mentre era in dolce attesa.
Le donne che hanno mostrato più alta probabilità di contrarre l’influenza sono risultate quelle con età maggiore e più ricche, con problemi di salute o complicazioni quali pre eclampsia o diabete gestazionale. Quasi la metà delle donne vaccinate ha ottenuto l’inoculo durante il secondo trimestre di gravidanza, mentre circa il 19% ha ricevuto la vaccinazione prima e il 36% tardivamente.
I ricercatori hanno registrato un tasso di mortalità neonatale pari a 5 feti ogni 100.000 nel gruppo delle non vaccinate rispetto a 3 ogni 100.000 in quello delle vaccinate. La più grande riduzione di bambini nati morti si è registrata per quelli partoriti subito dopo la fine della stagione influenzale, quando alla vaccinazioni nelle madri è stata correlata una probabilità ridotta del 67% di morte fetale.
Fonte: Clin Infect Dis 2016
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
