La ricerca della fonte della giovinezza è viva e vegeta, ma oggi, anziché conquistadores, abbiamo biologi molecolari, ed al posto della fontana la chiave per una lunga vita potrebbe essere sotto forma di una pillola. Il più recente candidato farmacologico sul radar degli scienziati è chiamato rapamicina, un farmaco utilizzato tipicamente per sopprimere il sistema immunitario e prevenire il rigetto dei trapianti di rene. Come bonus, questo farmaco sembra poter estendere le vite di alcuni mammiferi, Prima che gli esseri umani possano metterci sopra le mani, però, esso verrà prima impiegato su altri pazienti: i cani. E’ stato dimostrato che la rapamicina interagisca con una proteina che regola la crescita cellulare, ed è in grado di prolungare la vita dei topi, ma uno studio sull’uomo per adesso sarebbe troppo costoso, ed in alcune persone essa potrebbe avere effetti collaterali preoccupanti, come l’incremento del rischio di diabete. I ricercatori quindi stanno per testare la rapamicina su cani di grossa taglia, per osservarne gli effetti sul sistema cardiovascolare e sullo stato di salute generale. I cani domestici sono surrogati degli esseri umani migliori dei topi, in quanto ne condividono molte delle influenze ambientali e presentano molti degli stessi problemi dell’invecchiamento. La comprensione della funzionalità del farmaco nei cani avvicinerebbe la scienza alla previsione di un eventuale uso della rapamicina per estendere le vite dei loro proprietari. (Nature online 2014, pubblicato il 29/10)
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