Udito: poco iodio nelle urine degli adolescenti predice rischio di perderlo

(Reuters Health) – Gli adolescenti con basse concentrazioni di iodio nelle urine corrono un rischio più alto di perdere l’udito alle frequenze vocali (SFHL – speech-frequency hearing loss). A suggerirlo è una ricerca pubblicata da JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery e condotta da Franco Scinicariello e Melanie Buser dei CDC americani.

Secondo i due ricercatori, l’ormone tiroideo è indispensabile per la maturazione di aree come la coclea e le aree uditive centrali. L’ipotiroidismo, inoltre, sarebbe associato a un peggioramento dell’udito negli uomini, mentre la perdita dell’udito nella frequenza vocale sarebbe peggiore nei bambini in età prescolare con livelli di iodio nelle urine sotto i 100 mcg/L.

Lo studio
Scinicariello e Buser hanno analizzato i dati dell’indagine 2007-2919 National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) su 1.198 bambini, di età compresa tra 12 e 18 anni, che si erano sottoposti a test dell’udito e a esami delle urine per verificare i livelli di iodio. Complessivamente, il 7,7% presentava SFHL e l’11,2% presentava perdita dell’udito alle alte frequenze.I livelli urinari di iodio erano inferiori a 100 mcg/L nel 31,2% degli adolescenti, mentre il 29,9% aveva livelli di iodio nelle urine tra 100 e 199 mcg/L e il 38,8% li aveva superiori a 200 mcg/L. La probabilità di soffrire di SFHL erano più del doppio tra i ragazzi che avevano livelli di iodio nelle urine inferiori a 100 mcg/L e particolarmente elevate per il 9,2% degli adolescenti che aveva livelli urinari di iodio inferiori a 50 mcg/L. Mentre non ci sarebbe stata alcuna associazione tra perdita di udito e livelli di iodio nelle urine superiori a 200 mcg/L. Infine, i livelli di iodio non sarebbero stati associati a perdita dell’udito alle frequenze più alte.

Le conclusioni
“Dal momento che lo iodio è una parte essenziale degli ormoni tiroidei, la carenza di questo elemento potrebbe compromettere l’udito, contribuendo alla disfunzione della tiroide”, hanno sottolineato i due esperti. “I giovani con problemi di udito hanno difficoltà scolastiche, hanno problemi di comportamento e mostrano peggiori prestazioni nella lingua parlata rispetto ai coetanei con udito normale”, hanno concluso i ricercatori, secondo i quali c’è bisogno di studi più approfonditi “per capire il ruolo dello iodio nella SFHL”.

Fonte: JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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