
Lo studio
I ricercatori del Medical College del Winsconsin – guidati da Joseph Kerschner – hanno esaminato campioni di biopsie dell’orecchio medio di 31 pazienti affetti da otite media effusiva di età compresa tra i 6 mesi e i 12 anni, che avevano subito una timpanostomia per il posizionamento del drenaggio e sette soggetti di controllo, sottoposti a chirurgia per impianto cocleare. I pazienti con otite media effusiva avevano una maggiore espressione di gene della mucina e di aquaporina (un’altra proteina) rispetto ai controlli. Aumenti dell’espressione del gene MUC5B sono stati associati ad una maggiore perdita dell’udito, a viscosità del liquido di effusione, a un maggior spessore epiteliale dell’orecchio medico e a infiltrazione di neutrofili. I pazienti sono a tutt’oggi seguiti per capire se l’espressione di MUC5B sia associata a peggiori risultati nel lungo termine. Si potrebbero infatti studiare strategie terapeutiche sul target genico per prevenire la perdita dell’udito nei pazienti con otite media effusiva.
Fonte: JAMA Otorinolarynol Head Neck Surgery
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
