
“Le nanoparticelle magnetiche trasportano i farmaci per terapia antitumorale in modo più intelligente, in alternativa alla tradizionale chemioterapia”, spiega Teresa Pellegrino dell’Iit Genova, coordinatrice del team FluoMagneto che comprende anche i ricercatori Maria Elena Materia, Liberato Manna e Simone Nitti. “Si possono cioè ridurre le dosi dei farmaci chemioterapici e gli effetti collaterali – prosegue – Una ricerca molto attiva, di frontiera, in via di sviluppo: il campo di applicazione si sta allargando e sta coinvolgendo più settori. Queste nanoparticelle magnetiche potrebbero essere utilizzate come agenti di contrasto per fare diagnosi di tumori, potenzialmente potrebbero anche separare cellule tumorali”.
FluoMagneto è tra le dieci startup finaliste di BioUpper, il programma di accelerazione di progetti nel campo delle scienze della vita lanciato da Novartis e Fondazione Cariplo, in collaborazione con PoliHub.
