
In particolare, uno studio coordinato da Gustave Roussy, del Cancer Campus, in Francia, e condotto su 200 pazienti in terapia per il cancro a polmoni, reni e vescica, avrebbe evidenziato che i pazienti che assumevano antibiotici per infezioni di routine avevano una ridotta sopravvivenza. Un team americano, invece, coordinato da Jennifer Wargo, del MD Cancer Center di Anderson, in Texas, ha esaminato pazienti affetti da melanoma, scoprendo che quelli che rispondevano all’immunoterapia avevano piĂą batteri intestinali. Il team prevede ora di eseguire uno studio clinico per verificare i vantaggi tra immunoterapia e modulazione del microbioma, nei pazienti affetti da tumore. “Si può cambiare il proprio microbioma”, ha spiegato Wargo, indicando tra le opzioni di cambiamento: la dieta, evitare di assumere antibiotici o il trapianto di feci.
I batteri buoni sembrerebbero aiutare nel combattere il tumore innescando le cellule immunitarie e aprendo la strada ai farmaci anti PD-1, che funzionano togliendo i freni al sistema immunitario. Si tratta di una classe di medicinali che sta rivoluzionando la cura dei tumori, ma solo circa il 20-30% dei pazienti risponderebbe in modo efficace.
Fonte: Science
di Ben Hirschler
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ / Popular Science)
