
Lo studio
Il gruppo di ricerca, composto da oncologi internazionali, ha analizzato l’incidenza del cancro in Europa utilizzando i dati dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Tramite modelli statistici, sono stati applicati i tassi di incidenza 2012 per ottenere proiezioni di nuovi casi per il 2025. Molti sono stati gli aumenti registrati: in particolare il tumore della prostata con il +24,4%, seguito da vescica (21%) e mieloma multiplo (20,4%). Dei 4 milioni di nuovi casi stimati di qui a dieci anni, il numero di pazienti che potrebbero trarre beneficio da un trattamento di radioterapia passerebbe da 1,7 milioni del 2012 a 2 milioni nel 2025, con un aumento del 16%.
I servizi di radioterapia sono molto costosi in termini di strumentazione e personale, pertanto “stimare il numero di nuovi pazienti che li necessiteranno è essenziale se vogliamo essere in grado di pianificare i servizi”, spiega uno degli autori, Cai Grau, dell’Aarhus University Hospital, in Danimarca. Le stime di aumento non corrispondo però al trend che si registra in Italia, spiega Carmine Pinto, presidente dell’Associazione italiana Oncologia Medica (Aiom): “secondo i dati Airtum, da alcuni anni ormai il numero di nuove diagnosi nel nostro Paese è di circa 377.000 l’anno”.
