Tumore allo stomaco: un calcolo grafico predice sopravvivenza dopo chirurgia

(Reuters Health) – Un nuovo nomogramma – un dispositivo per il calcolo grafico –  sarebbe in grado di predire quanti anni ancora si può sopravvivere dopo un intervento di chirurgia per un tumore allo stomaco, sulla base del tempo che è già passato: Si tratta della cosiddetta probabilità ‘condizionale’. A descrivere il metodo di previsione è stato un gruppo di ricercatori cinesi guidato da Chang-Ming Huang, della Fujian Medical University di Fuzhou. Il nomogramma è stato descritto sulle pagine di Surgery.

Lo studio
I ricercatori cinesi hanno preso in considerazione dati su oltre 11.500 pazienti raccolti nel database americano Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER) e dalla Cina, in rappresentanza della popolazione asiatica. Il nomogramma sarebbe in grado di predire la probabilità condizionata di sopravvivenza globale e sopravvivenza specifica per malattia nei pazienti, in qualsiasi momento dopo resezione dello stomaco come terapia del tumore gastrico. La probabilità condizionale a cinque anni della sopravvivenza globale sarebbe migliorata con l’aumento del tempo di sopravvivenza dopo l’operazione, per tutti i pazienti, passando dal 41,6% subito dopo la gastrectomia al 52,8% dopo un anno, al 68,2% a due anni, all’80,4% a tre anni e al 90,1% a quattro anni dopo l’intervento chirurgico. Allo stesso modo, la probabilità condizionale a cinque anni di sopravvivenza specifica per malattia sarebbe aumentata dal 48,9% dopo la gastrectomia al 59,8%, al 74,7%, all’85,5% e al 93,3% tra i pazienti sopravvissuti, rispettivamente dopo uno, due, tre e quattro anni dopo l’intervento di resezione dello stomaco.

Le evidenze
I fattori usati per creare il nomogramma comprendevano sesso, razza, età, invasività del tumore, numero di linfonodi metastatici, dimensioni del tumore, sito del tumore primitivo e grado del tumore. L’accuratezza della probabilità condizionale per la sopravvivenza globale variava dal 76% all’82% e l’accuratezza della probabilità condizionata di sopravvivenza specifica della malattia variava dal 75% all’82%, a seconda della popolazione considerata, americana o cinese, e del tempo che passava dall’operazione. “Questo strumento può rivelarsi utile per pazienti, medici e ricercatori e per guidare decisioni cliniche dinamiche e personalizzate”, hanno concluso gli autori.

Fonte: Surgery
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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