
La American Heart Association invita, ovviamente, medici e pazienti a non evitare terapie potenzialmente salva-vita contro il cancro della mammella, ma a valutarne attentamente rischi e benefici con la consapevolezza che le cardiopatie uccidono più delle neoplasie mammarie.
Alle pazienti viene sottolineata l’importanza dell’esercizio fisico anche intenso, di mantenere un peso corretto e una dieta bilanciata. Le cure che causano problemi cardiologici con più frequenza sono proprio le più diffuse: chemioterapie con agenti “pesantissimi” e a dosi intense e radiazioni, che possono impattare sulle arterie. “Ogni paziente dovrebbe avere un dialogo approfondito con il proprio oncologo e capire i pericoli
dei trattamenti”, ha scritto su Circulation Laxmi Mehta, esperta cardiologa della Ohio State University.
