L’Alzheimer è la più comune causa di demenza, tanto da riguardare il 60% dei casi. In Italia sono oltre 1,2 milioni le persone con demenza, e gli esperti stimano che nel 2050 saranno quasi il doppio. Una delle armi per affrontare questa emergenza e dare sostegno alle famiglie…
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Alzheimer: un inibitore di proteina blocca aumento cellule responsabili dell’infiammazione
Combattere l’Alzheimer bloccando l’eccesso di cellule immunitarie che si accumulano nel cervello e gli eccessivi processi infiammatori da esse causati: è la nuova via sperimentata con successo su animali da un gruppo di scienziati della University of Southampton. In un lavoro pubblicato sulla rivista Brain gli esperti britannici hanno dimostrato…
LeggiScienziati italiani scoprono due molecole coinvolte nella degenerazione dei nervi
Un gruppo di scienziati italiani all’estero ha scoperto gli attori in gioco nella degenerazione dei nervi tipica di alcune patologie come la neuropatia diabetica (complicanza frequente del diabete che può interessare le gambe) o a seguito di alcuni chemioterapici, e che ha meccanismi in comune con malattie come Alzheimer…
LeggiDeficit cognitivi e di memoria legati all’infiammazione
L’infiammazione danneggia la memoria ed è probabilmente una diretta responsabile di quei deficit cognitivi e mnemonici caratteristici di varie malattie tra cui Alzheimer e sclerosi multipla. È la scoperta di un ricercatore italiano che lavora in Svizzera, Andrea Volterra. Secondo quanto emerso dal suo studio pubblicato sulla rivista Cell, livelli…
LeggiSviluppato da italiani metodo “tracciatura” rifiuti cellule
Sviluppato da scienziati italiani un metodo per filmare in tempo reale smaltimento e riciclo dei ‘rifiuti cellulari’ il cui accumulo è legato a gravi malattie quali Alzheimer e Parkinson. Il sistema di tracciatura del transito dei rifiuti cellulari – che potrebbe aiutare la comprensione, la diagnosi e la cura delle…
LeggiHumor distorto campanello d’allarme per l’Alzheimer
Un senso dell’umorismo, distorto, spesso oscuro e cinico, potrebbe rivelarsi un segnale anticipato, anche di un decennio, dell’avanzare di diverse forme di demenza come quella lobo fronto-temporale e persino del morbo di Alzheimer. A questa conclusione sono arrivati i ricercatori dell”University College London che hanno analizzato 48 pazienti…
LeggiAttività aerobica dalla mezza età previene declino cognitivo
Il deterioramento delle strutture cerebrali associato con la vecchiaia puo’ essere prevenuto con l’esercizio aerobico prolungato se portato avanti gia’ a partire dalla mezza età. A dimostrarlo, uno studio su cavie pubblicato su PLoS Biology che ha rilevato come i cambiamenti strutturali che rendono permeabile la barriera emato-encefalica e…
LeggiAntipsicotici ad anziani, numero prescrizioni cresce con età
Molti antipsicotici prescritti ad anziani e più cresce l’età, maggiore è il numero di queste prescrizioni; per di più in oltre tre casi su quattro la prescrizione non fa seguito a una diagnosi di disturbo mentale, e anche quando questo e’ il caso, si…
LeggiDimenticanze: età o segni di demenza?
Non tutto ciò che dimentichiamo sono avvisaglie di Alzheimer, ma potrebbero essere semplici segni dell’età che avanza. Bisogna infatti imparare a saper distinguere tra i normali problemi dell’invecchiamento e i sintomi dalla malattia, in modo da ricorrere al medico al momento giusto e quando è necessario. A…
LeggiResveratrolo contro la progressione dell’Alzheimer
Secondo una ricerca condotta al Georgetown University Medical Center e pubblicata su Neurology, il resveratrolo – un composto naturale che si trova nell’uva rossa, nei lamponi, nel cioccolato fondente e in alcuni vini rossi – potrebbe bloccare la progressione dell’Alzheimer. Lo studio in questione ha infatti evidenziato come un biomarcatore che diminuisce quando la…
LeggiDemenza: un caso ogni 3 secondi
Nel mondo, una persona ogni tre secondi viene colpita da demenza. In totale sono 46.8 milioni le persone affette da declino cognitivo, 1.2 milioni in Italia, con costi che arrivano a circa 800 miliardi di dollari. Questi i numeri che emergono dal Rapporto Mondiale Alzheimer…
LeggiScoperti i geni responsabili dell’Alzheimer
Un gruppo di ricercatori di Basilea è riuscito a identificare i geni che giocano un ruolo di primo piano nella comparsa dell’Alzheimer e nelle normali attività di memoria. La scoperta, merito del lavoro degli studiosi guidati da Angela Heck dell’Università di Basilea, potrebbe portare a nuove strategie per combattere la…
LeggiDa obesità a depressione: ecco 9 fattori rischio Alzheimer
Obesità, depressione, pressione alta o bassa, diabete di tipo 2 (negli asiatici), fragilità, abitudine al fumo, basso livello d’istruzione. Ma anche arterie carotidi ristrette o alti livelli di omocisteina, un amminoacido. Questi i nove fattori di rischio principali a cui possono essere attribuiti due…
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