Generare vapore è una cosa enormemente utile. Molta dell’energia mondiale di fatto deriva dal vapore: ad esempio, le centrali energetiche a carbone riscaldano acqua per produrre vapore acqueo, che a sua volta attiva delle turbine per generare elettricità. Una nuova tecnologia crea vapore imbrigliando energia solare, utilizzando un materiale spugnoso relativamente economico, ed è in grado di farlo con una maggiore efficienza rispetto a quanto ottenuto in passato. Questo strumento non può essere utilizzato per produrre elettricità, o almeno non ancora, ma potrebbe essere facilmente ingrandito per creare acqua fresca da quella salata tramite distillazione, oppure per sterilizzare attrezzature mediche o alimentari in aree del mondo in cui l’elettricità è di difficile reperimento. Lo strumento spugnoso è composto da grafite sulla parte superiore, e da schiuma di carbonio in quella inferiore: la grafite è altamente porosa e fratturata, assorbe la luce del sole e si riscalda. Ciò crea una differenza di pressione che risucchia acqua dal fondo in su, laddove poi si vaporizza. Questa spugna converte l’85% dell’energia contenuta nella luce solare che assorbe in calore, il che rappresenta un valore estremamente efficiente. Gli attuali metodi per creare vapore implicano il riscaldamento di liquidi oppure sistemi di specchi per concentrare la luce solare, che sono espedienti sia costosi che inefficienti, mentre la grafite ed il carbonio impiegati nella spugna sono relativamente facili da trovare ed economici. (Nat Comm 2014; 5: 4449)
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