
Il sondaggio
Hanno partecipato 392 uomini e 636 donne. “I ricordi erano strettamente correlati alle attitudini all’attività fisica dell’oggi”, hanno scritto gli autori sul Translational Journal of the American College of Sports Medicine. Per esempio, hanno scoperto che il fatto di essere raramente scelti per primi quando si formavano le squadre da ragazzini è strettamente connesso con la quantità di tempo passato sul divano da adulti.
Il 35% dei partecipanti al test ha dichiarato di provare imbarazzo ripensando alla propria esperienza durante l’ora di educazione fisica a scuola. Tra le esperienze peggiori, il 18% ha segnalato il mancato divertimento durante le diverse attività. Tra i ricordi migliori, invece, il ricevere complimenti dai compagni o dall’insegnante per la propria performance. “L’aspetto più sorprendente della nostra ricerca è la vividezza dei ricordi e dell’impatto emotivo – sottolinea Panteleimon Ekkekakis della Iowa State University di Ames, autore principale dello studio – Questo genere di ricordi ha influenzato l’auto-percezione da adulti e il livello di sedentarietà. Tuttavia l’associazione era solo modesta nella migliore delle ipotesi. Non stiamo dicendo che una cattiva esperienza determinerà il livello di attività fisica di una persona per il resto della vita”.
Fonte:Transl J Am Coll Sports Med 2018
Cheryl Platzman Weinstoc
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
