Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e Federazione mondiale dell’industria degli articoli sportivi (WFSGI) hanno siglato un protocollo di intesa per incentivare l’attività fisica della comunità e migliorare la salute globale. Uno scambio reciproco in un’ottica globale. “Il mandato dell’Oms è quello di sostenere e favorire la buona salute”, ha dichiarato Ruediger Krech, direttore del dipartimento per la promozione della salute dell’Oms. Per rafforzare la partecipazione all’attività fisica e allo sport di base per tutti è necessario attingere a ogni livello di conoscenza: “C’è molto che possiamo imparare dall’industria dello sport”, ha aggiunto Krech.
Basandosi su anni di collaborazione informale, in particolare durante la pandemia di Covid-19, il Memorandum of Understanding (MOU), cioè l’accordo tra il WFSGI e l’Oms, si concentra sull’implementazione di politiche efficaci stabilite nel Piano d’azione globale dell’OMS sull’attività fisica (GAPPA) 2018-2030. In particolare, gran parte del lavoro sarà volto a consentire ai giovani, alle ragazze, alle donne e alle persone che vivono con disabilità di avere pari opportunità di accesso allo sport.
Obiettivi principali dell’accordo, che le stesse organizzazioni ritengono non semplici da realizzare, sono:
- costruire competenze e rafforzare l’attività fisica e la forza lavoro in ambito sportivo;
- aumentare l’accesso e aiutare ad affrontare le disuguaglianze per le persone che vivono con disabilità;
- massimizzare l’uso di strumenti/innovazioni digitali che possono incoraggiare tutti a muoversi di più;
- fornire un facile accesso alle attrezzature sportive, allo sport per lo sviluppo e all’educazione fisica, in particolare a giovani, bambini e donne.
“Aiutare a superare le barriere che impediscono di praticare lo sport e incoraggiare una maggiore partecipazione all’attività fisica, sono tutte aree su cui la Federazione ha lavorato”, ha affermato Fiona Bull, capo dell’Unità di attività fisica dell’Oms. “Ci aspettiamo che questo MOU contribuisca a mobilitare l’industria sportiva per mostrare le buone pratiche e fornire opportunità per uno scambio prezioso che aiuterà l’Oms a sostenere i paesi per aumentare i livelli di attività fisica”.
Non solo. Secondo le stime dell’organizzazione, quasi 500 milioni di persone in più svilupperanno malattie non trasmissibili attribuibili all’inattività fisica, tra il 2020 e il 2030. Incentivare e promuovere un’attività fisica regolare significa, quindi, anche agire in un’ottica di prevenzione di varie patologie come diabete, obesità, tumori e malattie cardiache. Inoltre, lo sport è anche un ‘medicinale’ naturale contro sintomi depressivi e ansia. A proposito, l’Oms stima che i sistemi sanitari pubblici spendono circa 27 miliardi di dollari l’anno per curare malattie non trasmissibili che avrebbero potuto essere prevenute aumentando l’attività fisica.
Questo accordo rappresenta “una pietra miliare per il nostro settore e un esempio di partnership vantaggiosa per tutti”, ha affermato Robbert de Kock, Presidente e CEO di WFSGI. “La crisi dell’inattività è reale e ha gravi conseguenze per la società. Sappiamo che l’81% dei giovani non beneficia di un’attività fisica sufficiente e, man mano che i paesi si sviluppano economicamente, i livelli di inattività aumentano e possono raggiungere il 70%. Ecco perché la firma di questo protocollo d’intesa con l’OMS è un passo fondamentale per sostenere l’innalzamento dei livelli di sport e attività fisica a livello globale in modo che più persone possano condurre una vita attiva e più sana”.