
Lo studio
Con questi presupposti Vineet M. Arora del University of Chicago Sleep Metabolism and Health Center e colleghi hanno utilizzato i dati di uno studio prospettico di coorte sul sonno in 212 pazienti di età ≥ a 50 anni, ricoverati in un reparto di medicina generale, per valutare se la durata del sonno e l’efficacia del sonno durante il ricovero fossero associate a una maggiore probabilitĂ di iperglicemia tra i pazienti con e senza diabete. Si è così evidenziato che la durata media del sonno era di 318 minuti, e la efficacia del sonno era inferiore alla soglia di normalitĂ (69,7% vs 80%), con percentuali medie simili indipendentemente dallo stato di diabete. In particolare si è visto che i pazienti mostravano un’alterazione della glicemia a digiuno per il 14,4% delle mattine e iperglicemia per il 24,7% di ogni mattina; e i valori della glicemia a digiuno e i tassi di iperglicemia erano piĂą elevati tra i pazienti con diabete rispetto a quelli senza. Inoltre, ogni ora in piĂą di sonno in ospedale era associata con una probabilitĂ inferiore del 11% di aumento della glicemia o di iperglicemia (p = 0,043), ed ogni aumento del 10% dell’efficacia del sonno è stato associato con quote del 18% inferiori di raggiungere un livello superiore dei valori glicemici (p <0.001). Queste relazioni, inoltre, erano rimaste persistenti anche dopo aver aggiustato di dati per la diagnosi di diabete, l’etĂ , il sesso, l’indice di massa corporea che indicava sovrappeso, la razza afro-americana, e il rischio di apnea ostruttiva del sonno.
Fonte: Diabetes Care 2016.
Will Boggs MD
(Versione italiana per Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
