
Lo studio ha analizzato campioni di sangue e feci di 500 adulti sani dell’Europa occidentale per cercare variazioni individuali nelle risposte immunitarie ai patogeni. Le cellule immunitarie dei partecipanti sono state esposte a tre stimolazioni batteriche – B. fragilis, S. aureus ed E. coli – e due forme del fungo Candida. La loro risposta si è riflessa nella produzione di citochine, ovvero molecole proteiche che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e diversi organi e tessuti. Ma i ricercatori hanno riscontrato che anche i metaboliti prodotti dai batteri intestinali interagiscono con la risposta immunitaria.
Il quadro generale suggerisce che le variazioni nel cambiamento del microbioma dell’intestino e la produzione dei metaboliti porta a risultati diversi quando le cellule del sistema immunitario sono esposte a diverse infezioni. “Comprendendo meglio in che modo genetica, microbioma e ambiente guidano le variazioni nella risposta immunitaria, potremmo essere in grado di identificare i fattori responsabili della suscettibilità individuale dei pazienti e migliori terapie bersaglio”, commenta Ramnik Xavier, capo della Unità gastrointestinale del MGH, che si appresta a condurre studi simili in individui con malattie specifiche.
