Scoperto come si risvegliano le piante

La primavera è la stagione dei fiori e dei profumi, la stagione in cui le piante si risvegliano. Ma perché proprio in questo periodo? Perché non prima o più tardi? La risposta è scritta nei geni.

Lo studio
La scoperta che potrebbe dare una svolta alla produzione di colture fondamentali per l’alimentazione, come mais e frumento, si deve ad uno studio dell’Università del Wisconsin-Madison pubblicato sul giornale dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (PNAS).

L’inverno non è una buona stagione per ‘svegliarsi’ e per questo tante piante hanno evoluto la capacità di aspettare che il freddo finisca prima di investire preziose risorse nella fioritura. Ma per ‘salutare’ la primavera, le piante hanno prima bisogno di una prolungata esposizione al freddo invernale. Questo processo si chiama vernalizzazione. C’è un gene, chiamato VRN1, che aiuta a ottenere la vernalizzazione, quindi a far ‘addormentare’ la pianta quando arriva il freddo dell’inverno. Tuttavia finora non era chiaro come venisse interrotta la sua azione per permettere alla pianta di ‘svegliarsi’.

I ricercatori hanno quindi cercato di identificare i geni coinvolti nel processo opposto, quello della fioritura, mettendo un’erba mediterranea, chiamata Brachypodium, nei frigoriferi del laboratorio. E “quello che abbiamo trovato è un gene che reprime
il gene VRN1 prima dell’inverno”, spiega Daniel Woods. Il gene è stato chiamato RVR1.

Questo studio può aiutare a sviluppare produzioni di colture energetiche. Mais, grano, avena, segale e orzo – provvedono a oltre l’80% del fabbisogno calorico della popolazione mondiale, spiega Woods. “Il riso da solo in alcuni paesi fornisce il 70% del fabbisogno calorico. Ma se combiniamo le colture che noi mangiamo direttamente e quelle destinate agli animali da cui dipendiamo, è chiaro che le piante ‘fanno’ il mondo”, conclude Daniel Woods.

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