Scienziati al lavoro per creare l’atlante delle cellule umane

microscope(Reuters Health) – Mappare e descrivere ogni cellula dell’organismo in base al tessuto o all’organo a cui appartiene per realizzare un atlante, come si fa per le specie animali o vegetali. È il progetto lanciato il 14 ottobre che impiegherà scienziati di tutto il mondo per circa 10 anni. La ricerca è coordinata da un team del Broad Institute del MIT (Massachusetts Institute of Technology) e dell’Università di Harvard, negli Stati Uniti e dal Sanger Institute and Wellcome Trust, in Inghilterra. Il piano è però quello di cercare collaboratori e fondi in tutto il mondo per rendere l’atlante gratuito e accessibile a tutti gli scienziati. In questo modo, i ricercatori potranno capire meglio come si sviluppano il corpo umano e le malattie.

Le cellule, infatti, sono fondamentali per comprendere la biologia delle patologie, ma gli scienziati non sanno ancora bene quante tipologie esistano e come differiscono da organo a organo, ha dichiarato un leader del progetto. “L’atlante delle cellule umane è l’inizio di una nuova era nella comprensione di questo mondo”, ha sottolineato Sarah Teichmann, capo della genetica cellulare al Britain’s Sanger Institute. “Scopriremo nuove tipologie di cellule, troveremo in che modo cambiano nel tempo durante lo sviluppo o in corso di una patologia e capiremo meglio la biologia”, ha spiegato.

Gli scienziati sperano di comprendere meglio, dunque, come si sviluppano malattie quali asma, Alzheimer e cancro. Fino a poco tempo fa, infatti, le conoscenze sulle cellule si limitavano a ciò che si scopriva osservandole al microscopio o analizzando geneticamente delle parti per trovare delle proprietà comuni. Ma l’avanzamento tecnologico nel campo noto come genomica delle singole cellule ha fatto sì che i ricercatori possano oggi, separatamente, individuare le cellule di diversi tipi di tessuti e organi, analizzare le loro proprietà e misurare e descrivere quali molecole produce ognuna.

“Abbiamo ora gli strumenti per capire di cosa siamo fatti, il che ci permette di imparare come lavora il nostro organismo e rivelare come tutti questi elementi funzionano quando c’è una malattia”, ha dichiarato Aviv Regev del Broad Institutes, che sta lavorando all’iniziativa. “Crediamo che la descrizione di tutte le cellule dell’organismo sano possa avere un impatto positivo in tutti gli aspetti della medicina e della biologia nei decenni che verranno”, ha concluso.

Kate Kelland

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 

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