
“Evidenze scientifiche suggeriscono che i livelli individuali di saggezza sono riconducibili in larga parte alla neurobiologia del singolo (ovvero a caratteristiche anatomiche e funzionali del cervello) e che distinte aree e sistemi neurali governano le diverse componenti della saggezza”, afferma Dilip Jeste, docente di psichiatria dell’Università di San Diego e direttore del centro Healthy Aging. Altri studi suggeriscono che la saggezza può essere definita da sei domini specifici, ciascuno dei quali può essere ricondotto a distinte regioni nel cervello.
Al ‘calcolatore’ si è arrivati partendo dallo studio di 524 persone tra 25-104 anni volontarie in un progetto di ricerca tuttora in corso che si chiama Successful Aging Evaluation (SAGE). Il calcolatore propone un piccolo set di affermazioni che il soggetto sotto esame deve passare al vaglio per dire se le condivide o meno. Tutti i partecipanti sono stati ”scrutinati” dal calcolatore di saggezza e i risultati confrontati con quelli ottenuti da due scale di misura ad hoc (già in uso clinico e sperimentale) la ’12-item Three-Dimensional Wisdom Scale’ e la ’40-item Self-Assessed Wisdom Scale’. Lo strumento potrà essere molto utile sia a livello clinico sia in ambito di ricerca sperimentale, sostiene Jeste.
