Rischio cardiovascolare: obesità fattore di rischio, anche senza malattie metaboliche

(Reuters Health) – Anche gli obesi e le persone sovrappeso considerati sani a livello metabolico presentano un rischio maggiore di sviluppare problemi cardiaci rispetto alle persone più magre. L’evidenza emerge da uno studio guidato da Neil Thomas dell’Università di Birmingham, nel Regno Unito. I risultati sono stati pubblicati dal Journal of the American College of Cardiology.
Lo studio
Lo studio ha valutato la probabilità di sviluppare problemi cardiaci tra le persone di diverso peso considerate sane a livello metabolico, cioè non affette da malattie come diabete, ipertensione o colesterolo elevato. In particolare, Thomas e colleghi hanno esaminato l’indice di massa corporea di 3,5 milioni di adulti che non soffrivano, almeno inizialmente, di malattie cardiache. Circa il 3% di questi era sottopeso senza anomalie metaboliche, il 38% era normopeso e sano a livello metabolico, il 26% era in sovrappeso, ma sempre senza problemi metabolici, e il 15% era obeso. Indipendentemente dal BMI, comunque, secondo i ricercatori, i problemi metabolici erano rari. Dai risultati è emerso che gli obesi, anche se metabolicamente sani, avevano il 49% in più di probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e quasi il doppio di andare incontro a insufficienza cardiaca rispetto alla persone di peso normale e senza anomalie metaboliche. Anche gli individui in sovrappeso senza anomalie metaboliche avevano un rischio maggiore di malattie cardiache rispetto a persone metabolicamente sane ma con peso normale. Le persone, invece, che erano sottopeso e sempre metabolicamente normali avevano un maggior rischio di malattie vascolari rispetto ai normopeso. “Le persone non dovrebbero basarsi solo sul loro BMI per valutare la propria salute – ha sottolineato Jennifer Bea, ricercatore all’Università dell’Arizona a Tucson e autore di un editoriale che ha accompagnato l’articolo -. Puoi avere un indice di massa corporea normale ma un tono muscolare basso e poca massa ossea, quindi avere una percentuale elevata di massa grassa. E anche i normopeso possono avere disfunzioni metaboliche ed essere a rischio”

Fonte: Journal of the American College of Cardiology

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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