Riflettori sulle biotecnologie, torna l’European Biotech Week

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Milano, Palazzo Turati, 22 Settembre 2014

Anche quest’anno l’Italia si prepara a celebrare la seconda edizione della European Biotech Week (EBW), una intera settimana, quella che va dal 6 al 13 Ottobre, dedicata alle biotecnologie e ai suoi diversi settori di applicazione.

Il calendario è ricco di eventi: mostre, spettacoli, convegni, corsi di formazione e flash mobs toccheranno 31 diverse città, da Milano a Napoli, da Roma a Torino.
Partner italiano della manifestazione è Assobiotec, in prima linea non solo per la promozione delle numerose iniziative proposte nel corso della EBW, ma attivo anche sul fronte dell’impegno a portare il dibattito sul tavolo del Governo.

Il programma è stato presentato in anteprima stampa presso palazzo Turati a Milano, in presenza di illustri rappresentanti del mondo biotech, protagonisti delle giornate che animeranno la manifestazione: Alessandro Sidoli (presidente di Assobiotec), Leonardo Vingiani (DG di Assobiotec), Francesca Pasinelli (DG di Telethon), Giuseppe Martini ( presidente del cluster tecnologico nazionale delle Scienze della vita), Daniele Colombo ( rappresentante dell’Innovhub-SSI) e Nathalie Moll ( segretaria generale di EuropaBio, l’associazione europea della bioindustria). Scopo dell’evento è accendere i riflettori su un mondo, quello biotech appunto, ancora sconosciuto ai più.

Le biotecnologie pervadono da sempre molti aspetti della vita quotidiana, basti pensare che i nostri predecessori utilizzavano i processi fermentativi di batteri e lieviti per la produzione di formaggi, birra e vino. Eppure, quello che da sempre accompagna la storia dell’uomo in ogni sua conquista scientifica e tecnologica, per la comune percezione, resta un mondo sì affascinante, ma lontano e distante, appannaggio delle sole brillanti menti degli scienziati.

“Occorre fare informazione in maniera semplice e diretta, affinchè le biotecnologie possano diventare un argomento di conversazione tra la gente” –  afferma Alessandro Sidoli.

Sarebbe tuttavia riduttivo, seppur indiscutibilmente necessario, pensare che l’impegno della EBW si esaurisca qui. Il mondo dell’imprenditoria  deve imparare a guardare al biotech come ad una fucina di opportunità e investimenti. Il raggiungimento di traguardi che riguardano la salute, i processi produttivi industriali eco-sostenibili, il ricorso a fonti di energia rinnovabili  è possibile solo se c’è fiducia nelle eccellenze della nostra ricerca.

Riconoscere quindi il ruolo chiave del biotech all’interno del sistema industriale italiano è l’altro importante scopo della manifestazione.  Una presa di coscienza assolutamente necessaria per il rilancio dell’occupazione e della competitività in un settore che trova sbocchi in ogni campo di applicazione.

Bisogna che si cominci a parlare di biotech non solo quando l’opinione pubblica è esposta ad un flusso di rivelazioni che di scientifico hanno ben poco (vedi caso Stamina, ndr).
Si deve guardare alla  scienza e alla ricerca come ad un qualcosa di concreto:  “la bioeconomia è la nuova sfida per le nostre economie e funziona – afferma Daniele Colombo –  solo se tutti i soggetti coinvolti comincino a collaborare per un progetto comune, solo cioè se si sa cosa fare dei prodotti e delle scoperte della scienza”. “L’industria biotech è un settore che genera valore, se la catena del valore funziona” – prosegue Francesca Pasinelli, aggiungendo che “senza partnership con l’industria farmaceutica, anello fondamentale della filiera del valore, la ricerca scientifica non trova espressione”.

Un impegno stabile e coerente è quello chiesto a gran voce anche al Governo, affinché si attivi in prima linea con politiche volte a favorire la crescita e la competitività delle nostre imprese e perché possano sussistere le condizioni per un numero sempre più consistente di investimenti in Ricerca e Sviluppo.

Intanto, in attesa che si compia questa rivoluzione copernicana all’interno delle nostre economie, non possiamo che avanzare un primo passo: prendere atto che le biotecnologie avranno sempre più influenza sulla collettività, uscendo dai laboratori per invadere ogni aspetto pratico della nostra esistenza, portandoci inevitabilmente ad affrontare le promesse della nuova era.

Leonardo Vingiani, DG di Assobiotec.
Leonardo Vingiani, DG di Assobiotec.

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