1.500 tra i migliori ricercatori del mondo si occuperanno di progetti interdisciplinari sui temi della salute, della nutrizione, dell’invecchiamento. Questo è l’obiettivo di ‘Human Technopole – Italia 2040 il progetto di polo scientifico presentato ieri a Milano dal premier, Matteo Renzi e dal direttore scientifico dell’Istituto Italiano di tecnologia di Genova, Roberto Cingolani. La nuova realtà sarà organizzata in sette centri per sviluppare la ricerca in ambiti diversi: genomica di base, malattie neurodegenerative, agroalimentare e nutrizione, big data, scienza della vita, nanotecnologie. “Vogliamo attirare i talenti da tutto il mondo” ha spiegato Cingolani. “Un progetto credibile – ha sottolineato Renzi – che può riportare a casa i cervelli”. “Con lo Human Technopole – ha sottolineato il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina – Milano sarà capitale della ricerca e l’Italia leader delle scienze per la vita”. Il progetto costerà 150 milioni di euro all’anno per dieci anni. Saranno 100 i team di ricerca al lavoro. Del polo di ricerca fanno parte le Università milanesi (Università degli Studi, Politecnico e Milano Bicocca). “Questo non è un progetto per un singolo istituto – ha continuato Cingolani -. Con Milano abbiamo lavorato per 66 giorni, con 110 incontri e 9 gruppi di lavoro”. Human Technopole necessita adesso secondo Cingolani di una “legge che garantisca un finanziamento stabile”, perché bisogna attrarre ricercatori per anni.
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