Ricerca: funzionano le ovaie “artificiali” coltivate in laboratorio

(Reuters Health) – Un gruppo di ricercatori di Chicago ha scoperto un metodo per creare ovaie artificiali coltivate in laboratorio che, in futuro, potrebbero rappresentare una possibilità per le donne non fertili a causa di tumori o altre malattie dell’apparto riproduttivo. Teresa Woodruff e colleghi, della Northwestern School of Medicine di Feinberg, a Chicago, hanno impiantato con successo ovaie artificiali coltivate  in laboratorio in topi femmina sterilizzati che successivamente all’impianto sono stati in grado di procreare e avere dei cuccioli. I ricercatori sono entusiasti dei loro risultati; le ovaie correttamente funzionanti producono ovociti e anche estrogeni.

La metodica
I ricercatori hanno ‘stampato’ una struttura in 3-D ottenuta da inchiostri biologici che potesse fare da sostegno ai follicoli ovarici, che “sono sacchi pieni di liquidi che contengono uova immature”. “Da questo siamo riusciti a mettere in atto dei follicoli ovarici e i follicoli poi hanno funzionato”, ha spiegato Woodruff. Le ovaie prodotte in laboratorio sono state poi impiantate nei topi che hanno procreato naturalmente e che sono stati anche in grado  di nutrire i cuccioli producendo latte. Per arrivare all’uomo occorreranno naturalmente molti altri esperimenti.

Fonte: Nature Communications 2017

Andrew M. Seaman

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)

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