
“Speriamo che sia il primo di centinaia di migliaia di bambini a cui offrire questa possibilità”, ha auspicato raggiante Scott Levin, direttore del dipartimento di chirurgia ortopedica dell’ospedale e capo del team di 40 specialisti che per 11 ore hanno lavorato al rischioso e straordinario intervento. Vittima di una terribile infezione che all’età di soli 2 anni gli provoco la cancrena sia dei piedi che delle mani e che lo costrinse ad un trapianto di reni, Zion è cresciuto imparando a convivere con le sue limitazioni. Protesi ai piedi gli hanno permesso negli anni di camminare, saltare e giocare quasi come gli latri bambini. Ora potrà godere anche dell’uso delle mani seguendo una quotidiana terapia di riabilitazione.
Nel corso dell’intervento, ossa, terminazioni nervose, vene, tendini e pelle, sono stati riattaccati ed il sangue ha iniziato subito a fluire. I medici si aspettano che le mani e gli avambracci cresceranno naturalmente insieme al bambino, considerato il candidato ideale per questo intervento in quanto già sottoposto a farmaci anti-rigetto dopo il trapianto di rene. Solo 25 trapianti di mani sono stati eseguiti al mondo e tutti su adulti, il primo trapianto di questo tipo al Penn Medicine di Philadelphia è avvenuto nel 2011.
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