
“Essere in grado di costruire vasi sanguigni umani, come questi organoidi, dalle cellule staminali è una svolta”, ha detto Penninger. “Ogni organo del nostro corpo – ha aggiunto – è collegato al sistema circolatorio”. Di conseguenza, questo risultato potrebbe potenzialmente consentire “di rivelare le cause e i trattamenti per una varietĂ di malattie, da quelle cardiovascolari, al morbo di Alzheimer, ai problemi di cicatrizzazione, ictus, e diabete”.
I vasi sanguigni artificiali sono stati ottenuti a partire da cellule staminali umane pluripotenti, cioè capaci di trasformarsi in molti tipi di cellule. I ricercatori hanno indotto le cellule a svilupparsi in cellule del rivestimento interno dei vasi sanguigni, ovvero endoteliali, e in altre cellule chiamate periciti, che formano una barriera intorno a vasi e capillari, che si sono autoassemblate in reti di capillari.
Quando gli organoidi sono stati trapiantati nei topi, questi si sono sviluppati in vasi sanguigni umani perfettamente funzionanti. La scoperta dimostra che è possibile non solo costruire in provetta organoidi dei vasi sanguigni da cellule staminali umane, ma anche coltivare un sistema vascolare umano funzionale in un’altra specie. “I nostri organoidi – ha rilevato il primo autore dello studio, Reiner Wimmer, dell’Imba – assomigliano ai capillari umani, anche a livello molecolare, e ora li possiamo usare per studiare le malattie dei vasi sanguigni”.
