
Gli studi in fase III
I ricercatori hanno condotto due studi di fase III controllati con placebo su oltre 1.800 pazienti con diagnosi di psoriasi a placche per almeno 12 mesi. Alla 16° settimana, tutti i pazienti che avevano ricevuto il placebo sono stati nuovamente randomizzati con Tofacitinib e seguiti per 52 settimane. I pazienti idonei sono quindi entrati nello studio di estensione a lungo termine in corso. Dopo 28 settimane, il 55,6% dei pazienti nel gruppo con trattamento attivo a 5 mg e il 68,8% di quelli con 10 mg hanno avuto una riduzione del 75% o superiore dell’area della psoriasi e dell’indice di severità della patologia rispetto alla baseline. Le proporzioni corrispondenti del Physician Global Assessment per pazienti guariti o quasi guariti sono state del 54,7% e del 65,9%
Non ci sono stati risultati inattesi relativi alla sicurezza. I tassi di eventi avversi gravi (Sae) e interruzioni a causa di effetti collaterali (Ea) sono stati bassi (meno del 6%) e simili per le dosi di farmaco fino alla 52° settimana. “Gli eventi avversi più comuni sono stati rinofaringite e infezione del tratto respiratorio superiore – prosegue Tatulych – Sono stati riportati anche gli eventi di sicurezza sull’esposizione totale al Tofacitinib per descrivere il profilo di sicurezza a lungo termine. Oltre i 33 mesi – continua l’esperta – il 10,1% dei pazienti ha manifestato eventi avversi gravi e il 10,7% dei partecipanti ha interrotto a causa di eventi avversi. Gli Aes più comuni sono rimasti rinofaringite e infezione del tratto respiratorio superiore”. Questi dati, concludono i ricercatori, “supportano la valutazione continua di Tofacitinib come una potenziale nuova opzione a lungo termine per il trattamento orale della psoriasi a placche”.
Fonte: J Am Acad Dermatol 2016
David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
