Polmoni: l’uso frequente di prodotti per la pulizia ne mette a rischio la funzionalità

(Reuters Health) – Usare spray e altri prodotti per la pulizia almeno una volta a settimana metterebbe a rischio le donne di andare incontro a un declino accelerato della funzionalità polmonare nel tempo, con un effetto leggermente inferiore al fumo di un pacchetto di sigarette al giorno. È la conclusione cui è giunto uno studio internazionale coordinato da Oistein Svanes dell’Università di Bergen, in Norvegia. La ricerca è stata pubblicata sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

Lo studio
Il team ha preso in considerazione più di 6.200 partecipanti all’European Community Respiratory Health Survey, che si sono sottoposti a test di funzionalità polmonare e hanno compilato tre questionari ad hoc nel corso di 20 anni. Mentre per quel che riguardava la funzionalità polmonare, questa è stata valutata sulla base di volume espiratorio forzato al secondo e della capacità vitale forzata. In media, i partecipanti avevano circa 30 anni quando hanno aderito al progetto e circa la metà era costituita da donne, di cui l’85% si dedicava alle pulizie di casa. Inoltre, l’8,9% delle donne e l’1,9% degli uomini hanno dichiarato che si occupavano professionalmente di pulizie.

I risultati
Dai risultati è emerso che, in due decenni, le donne che non lavoravano come addette alla pulizie della casa avrebbero mostrato un declino più lento nella funzionalità polmonare. Rispetto a questo gruppo, invece, le donne che avevano usato spray e altri prodotti per la pulizia della casa almeno una volta a settimana avrebbero avuto un declino più rapido della funzionalità polmonare e il declino sarebbe stato ancora più veloce tra le donne che lavoravano nelle pulizie a livello professionale. Tuttavia, l’esposizione ai prodotti per la pulizia non sarebbe legata al declino della funzionalità polmonare maschile, ma il dato potrebbe essere stato falsato dal fatto che c’erano pochi uomini dedicati alle pulizie a livello professionale. Inoltre, la riduzione della funzionalità polmonare non sarebbe stata legata a un rischio più elevato di malattie di ostruzione delle vie aeree.

 

Fonte: American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine
Carolyn Crist
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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