
I pastelli preistorici rinvenuti sono lunghi 22 millimetri e larghi 7: sulla superficie hanno delle piccole striature, segno che i nostri antenati li avevano graffiati per ottenere polveri colorate. Le estremità sono molto arrotondate, soprattutto una delle due, come in un vero e proprio pennarello.
L’ocra era un importante pigmento minerale, usato in diverse aree del Pianeta. Secondo gli autori, questi ultimi rinvenimenti indicano che i nostri antenati cacciatori-raccoglitori durante il Mesolitico (compreso tra il 10.000 e l’8.000 a.C.) erano capaci di lavorare l’ocra con una certa maestria.
“Il colore era molto importante nel Mesolitico e l’ocra – ha spiegato Andy Needham, primo firmatario dello studio – garantiva un’accesa colorazione rossa. La vita dei nostri antenati – ha concluso – doveva, quindi, essere molto colorata”.
