
Il dispositivo
GiĂ brevettato, costerĂ poche decine di euro e potrĂ essere messo presto a disposizione dei neurologi e degli ambulatori dei medici di famiglia. I risultati dell’applicazione sono stati pubblicati sulla rivista Brain e presentati al congresso internazionale su Parkinson e disturbi del movimento a Vancouver. Lazzaro Di Biase, primo autore della ricerca e co-titolare del brevetto, spiega: “Da anni i neurologi tentavano di arrivare a questo strumento, un indice diagnostico non invasivo, con un’accuratezza vicina al 92 per cento”.
Il dato degli studi effettuati è di gran lunga migliore rispetto all’80% raggiunto dalla diagnosi clinica, ritenuta finora il gold standard per i parkinsoniani, come pure in confronto ai risultati della Spect cerebrale, esame diagnostico che utilizza raggi dannosi per la salute e ha liste d’attesa lunghe e costi elevati. “Il nostro indice invece – specifica Di Biase – è operatore-indipendente, rapido nell’utilizzo e per funzionare necessita solo di un accelerometro, che costa dai 3 ai 15 euro”.
In Italia i malati di Parkinson sono circa 300mila
Un paziente su quattro ha meno di 50 anni, il 10 per cento ha meno di 40 anni e nella popolazione generale circa un ultraottantenne ogni 50 ne è affetto. Il tremore essenziale, invece, è il più frequente disordine del movimento, con una prevalenza del 6 per cento in soggetti con età superiore a 60 anni.
