Si chiama PTX3 (Pentraxina3) la proteina che indica il rischio di mortalità associato ad infezione batterica nel sangue. A individuarla è stato un gruppo di ricercatori italiani che, in uno studio, ha dimostrato la correlazione tra più alto rischio di mortalità e più alti livelli della proteina nei pazienti con sepsi, infezione generalizzata a tutto l’organismo dovuta all’ingresso nel circolo sanguigno di batteri. Questo studio multicentrico, cui hanno collaborato l’Istituto Humanitas, il ‘Mario Negri’ e l’Ospedale Maggiore Policlinico, è stato selezionato tra 5 finalisti e riceve oggi a Barcellona il premio ESCI-European Society of Clinical Investigation 2018 per il miglior lavoro pubblicato nell’ambito della ricerca clinica. “Si era già vista la correlazione tra più alto rischio di mortalità e più alti livelli di PTX3 nel sangue nell’infarto -spiega Barbara Bottazzi, Principal Investigator del Laboratoriodi Immunofarmacologia di Humanitas -Lo studio, condotto su 958…
LeggiOMS: la Cina supera gli USA per aspettativa di vita senza gravi malattie
(Reuters Health) – Con due mesi in più, la Cina supera gli USA in fatto di aspettativa di vita sana. Nonostante, dunque, gli americani vivano più a lungo in assoluto rispetto ai cinesi, con 78,5 anni di aspettativa di vita rispetto a 76,4 anni…
LeggiLiquido cerebrospinale: i blood patch efficaci nel contrastarne la perdita
(Reuters Health) – I blood patch epidurali, le colle di fibrina che ‘riparano’ i buchi fatti nel corso degli interventi, sarebbe un trattamento sicuro ed efficace nei casi di ipovolemia del liquido cerebrospinale e sarebbero più efficaci quando posti a due livelli. È quanto…
LeggiGlioblastoma: speranze da un vaccino immunoterapico
In Usa, Regno Unito, Canada e Germania è in sperimentazione un vaccino contro il glioblastoma, la forma più aggressiva di tumore al cervello. Il vaccino in sperimentazione utilizza le cellule immunitarie dello stesso paziente per attaccare quelle tumorali. Dai primi risultati dello studio pubblicato…
LeggiCeliachia: anticorpo monoclonale previene sintomi da esposizione accidentale a glutine
(Reuters Health) – Pur non avendo mostrato un effetto significativo sull’endpoint primario rapporto altezza villi/profondità cripte, un anticorpo monoclonale in fase di sperimentazione, AMG 714, sarebbe in grado di proteggere i pazienti con celiachia contro sintomi come dolore intestinale e diarrea, dopo esposizione accidentale…
LeggiArriva l’algoritmo per la dieta personalizzata. Al via studio Caprii
Nessun cibo fa sempre bene e nessun cibo fa sempre male. E allora qual è la migliore alimentazione da seguire? E perché alcuni dimagriscono seguendo un determinato regime alimentare e altri no? La risposta è che non esiste una dieta valida per tutti, perché…
LeggiDengue: 3 mln di casi in meno con riscaldamento globale inferiore a 1,5 gradi
(Reuters Health) – Impendendo al riscaldamento globale della Terra di superare i 1,5 gradi centigradi, potrebbero essere evitati circa tre milioni di casi di febbre dengue, la malattia tropicale a più rapida diffusione al mondo. La previsione è stata fatta sulla base di un…
LeggiGravidanze difficili: la placenta “stressata” attiva i geni della schizofrenia
(Reuters Health) – I geni collegati al rischio di sviluppare schizofrenia si attiverebbero in caso di placenta stressata, come, per esempio, nel corso di una gravidanza complicata da preeclampsia, ridotta crescita intrauterina e nascita prematura. È quanto emerge da una ricerca pubblicata su Nature…
LeggiMenopausa: rischio cardiovascolare legato agli ormoni
Il rischio cardiovascolare nella menopausa è legato agli ormoni, ed è più alto se sono elevati i livelli di testosterone e bassa la concentrazione di estrogeni È quanto emerge da uno studio pubblicato dal Journal of the American College of Cardiology, condotto da Erin…
LeggiSclerosi multipla: scuola di resilienza migliora qualità vita
La resilienza, ovvero, la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita davanti alle difficoltà, è importante anche nel determinare gli esiti delle malattie. La buona notizia, è che si può imparare ad essere resilienti: uno studio sui pazienti con sclerosi multipla ha dimostrato che sette settimane di training per imparare a far fronte in maniera positiva alla malattia riescono ad avere apportare benefici concreti sulla vita quotidiana. A dimostrarlo è uno studio presentato al CongressoScientifico Annuale della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism), che si è aperto oggi a Roma. Il programma, dal nome ‘Ready’, è stato messo a punto per la prima volta presso l’Università del Queensland, in Australia, ed…
LeggiColonscopia: capsula al blu di metilene migliorerebbe rilevamento di adenomi
(Reuters Health) – Ingerire una compressa di blu di metilene a rilascio ritardato per la preparazione alla colonscopia aumenterebbe la capacità dell’esame di rilevare la presenza di adenomi, soprattutto quelli piatti o sottili, più difficili da individuare. A verificarlo è stato uno studio randomizzato…
LeggiHai la “pancetta”? Tutta colpa del microbiota
Cristina Menni, una scienziata italiana, ha delineato il processo di formazione della “pancetta”: il grasso si accumula sull’addome a causa dell’interrelazione tra i batteri intestinali (microbiota), la dieta adottata e le molecole rilasciate dai batteri stessi in risposta al cibo ingerito. Una sorta di…
LeggiDiabete 1 e sport: mini-dose glucagone anti-ipoglicemia
(Reuters Health) – Per prevenire l’ipoglicemia associata ad attività fisica tra chi soffre di diabete di tipo 1, basterebbe una somministrazione sottocutanea di una mini dose di glucagone. È il risultato di un piccolo studio pubblicato su Diabetes Care e condotto da un gruppo…
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