Se all’uomo i carboidrati fanno paura, per il faggio abruzzese sono “manna dal cielo”. Un team internazionale guidato da due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche (Isafom e Iret) ha infatti dimostrato che questi alberi utilizzano riserve di carboidrati immagazzinate sino a cinque anni…
LeggiUomini e topi, differenze e similitudini nelle cellule cerebrali
(Reuters Health) – Le cellule del cervello dell’uomo e di quello del topo sono simili, ma si comportano in modo abbastanza diverso. Questa scoperta potrebbe spiegare, almeno in parte, perché i risultati di molti studi preclinici condotti sui roditori non si possono replicare negli…
LeggiTattoo: occhio agli aghi, pericolo allergie
Non solo i colori; anche gli aghi utilizzati per fare i tatuaggi potrebbero provocare allergie. Gli inchiostri utilizzati infatti durante l’applicazione consumano gli aghi stessi liberando nichel e cromo che, a loro volta, penetrano nella pelle e viaggiano nel sangue raggiungendo i linfonodi. A…
LeggiEssere ottimisti allunga la vita
“L’ottimismo è il sale della vita!”, diceva un vecchio detto ed un fondo di verità c’è. Chi è ottimista, infatti, vive più a lungo. A dimostrarlo è uno studio dell’università di Boston pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas). La ricerca In media…
LeggiTumore mammella: esercizio e dieta non migliorano il linfedema
(Reuters Health) – Nelle donne in sovrappeso che sopravvivono a un tumore alla mammella in sovrappeso, né il dimagrimento né l’esercizio fisico a casa migliorano il linfedema. Questa evidenza, che emerge da uno studio pubblicato da JAMA Oncology, è in netto contrasto con quanto…
LeggiInquinamento e malattie mentali. Quanto è forte il legame?
(Thomson Reuters Foundation) – L’inquinamento atmosferico soffoca i polmoni e accorcia le vite. Non solo: sarebbe anche collegato a un rischio più elevato di malattie mentali, secondo quanto emerge da uno studio basato su dati sanitari che ha coinvolto milioni di persone negli Stati…
LeggiRianimazione cardio-polmonare: ecco le “misure giuste”
(Reuters Health) – Una combinazione di 107 compressioni al minuto a una profondità di 4,7 cm costituirebbe il target ottimale per la rianimazione cardiopolmonare. È quanto emerge da uno studio dello University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas, coordinato da Paul Pepe pubblicato…
LeggiIl reflusso gastroesofageo coinvolge anche la mascella
(Reuters Health) – La malattia da reflusso gastroesofageo è associata a un rischio quasi triplicato di disturbi temporo-mandibolari. È quanto emerge da un nuovo studio caso-controllo pubblicato da CMAJ. “Abbiamo scoperto che il reflusso gastroesofageo sintomatico è associata a disturbi temporo-mandibolari cronico-dolorosi e che…
LeggiRischio morte: l’attività fisica ne riduce sempre il rischio
Indipendentemente dall’intensità, l’attività fisica fa bene e protegge dal rischio di morte precoce per le persone dai 50 anni in su. A suggerirlo è uno studio pubblicato sul British Medical Journal (Bmj) dall’università di Oslo. Condurre una vita sedentaria, stando seduti per 9,5 ore…
LeggiAnalgesici: il migliore è il partner
Niente più pasticche; per godere di un effetto analgesico basta trovarsi di fronte al proprio compagno o alla propria compagna di vita. Non l’amicizia dunque, ma l’amore, quello che fa battere il cuore, sarebbe uno dei rimedi migliori per alleviare il dolore. A stabilirlo…
LeggiParrucchiere “alleato” del dermatologo
(Reuters Health) – Poiché i parrucchieri vedono la testa e la pelle del collo di un cliente in modo ravvicinato e particolare, sono in grado di individuare macchie insolite o cambiamenti che potrebbero essere ricondotte a un melanoma. È quanto emerge da uno studio…
LeggiLa vita sessuale protegge il cuore dopo un infarto
(Reuters Health) – I sopravvissuti ad attacchi di cuore che hanno una vita sessuale attiva hanno meno probabilità rispetto alle controparti non attive di morire nei decenni successivi a causa di patologie caridache . È quanto emerge da uno studio condotto in Israele. I…
LeggiDemenza: livelli di emoglobina sia alti che bassi aumentano il rischio
(Reuters Health) – Livelli sia alti che bassi di emoglobina sono associati a un aumento del rischio di demenza.È quanto emerge da uno studio condotto sulla base dei dati raccolti nell’ambito del Rotterdam Study da un team coordinato da Frank Wolters, dell’Erasmus Medical Center…
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