Le canoniche otto ore di sonno possono non bastare se il riposo è disturbato. A rivelarlo sono i ricercatori di alcune Università americane, per i quali se non c’è continuità non è sufficiente dormire un buon numero di ore per essere recettivi e riposati. Gli esperti della Johns Hopkins University School of Medicine, per esempio, hanno scoperto che gli individui costretti a svegliarsi più volte durante la notte hanno mostrato un calo maggiore degli stati d’animo positivi rispetto a chi è costretto ad andare a letto più tardi. Una ricerca dell’Università di Pittsburgh, invece, ha mostrato che le prestazioni cognitive delle persone anziane sono più compromesse quando il sonno è lungo ma interrotto, ma non quando dormono per un lasso di tempo breve ma continuo. E uno studio condotto in Israele e pubblicato lo scorso anno ha rilevato infine che dormire per otto ore con un sonno frammentato ha lo stesso impatto sull’umore e sulla concentrazione che dormire solo quattro ore per notte.
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