Ossa: bloccare i recettori degli estrogeni le rende più forti

Ossa più forti bloccando i recettori degli estrogeni nel cervello. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell’Università della California a San Francisco e dell’Università della California a Los Angeles con uno studio su topi pubblicato su Nature Communications. Si aprono dunque nuove strade per la cura dell’osteoporosi, malattia che colpisce una donna su 4 sopra i 65 anni.

Gli estrogeni sono ormoni che hanno molte funzioni nel corpo, in particolare per quanto riguarda la riproduzione, ma poco si sa della loro funzione nel cervello. Su questo si sono concentrati i ricercatori: bloccando i recettori degli estrogeni nell’ipotalamo (parte del cervello che collega il sistema nervoso a quello endocrino) di topi, hanno visto che gli animali guadagnavano peso. E questo effetto, scoperto in modo fortuito, non era dovuto a una crescita di grasso o muscoli bensì della massa ossea, che in alcuni topi era arrivata a aumentare dell’800%.

I ricercatori hanno quindi eliminato i recettori degli estrogeni nell’ipotalamo di topi con osteoporosi e verificato che la loro densità ossea aumentava del 50% in poche settimane, ma solo negli animali di sesso femminile. “Siamo stati molto colpiti dalla dimensione dell’effetto. Abbiamo capito subito che era un punto di svolta, con potenziali applicazioni per migliorare la salute delle donne”, commenta la ricercatrice principale Holly Ingraham. Poiché la rimozione dei recettori degli estrogeni nell’ipotalamo causa la crescita delle ossa, l’ipotesi è che normalmente queste proteine prelevino energia dalla crescita ossea per utilizzarla altrove nel corpo.

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