
Il progetto, fondato negli Stati uniti dall’Insituto nazionale contro il cancro (INC), ha il suo centro operativo presso l’Università di Chicago ed è alla base della missione ‘Moonshot’ e della Precision Medicine Initiative, che vedono il Presidente Obama impegnato in prima linea.
Grazie ai 70 milioni di dollari che finanziano il progetto, si cercherà di identificare una cura definitiva contro il cancro grazie all’incrocio delle informazioni genetiche dei singoli pazienti con i trattamenti teraputici per ogni tipologia di tumore “perchè solo attraverso dati, collaborazione e menti aperte – secondo il vicepresidnete – è possibile vincere questa battaglia”. Grazie al GDC verranno centralizzate, standardizzate e rese accessibili gratuitamente per i ricercatori i dati di larga scala provenienti dai programmi del NCI come il Cancer Genome Atlas, e di un database equivalente per i tumori nei bambini, considerato uno dei più grandi e importanti del mondo.
“Questi dati – ha commentato Louis Staudt del NCI – ottenuti da migliaia di pazienti malati di tumore, verranno armonizzati grazie all’impiego di software e algoritmi standard che permetteranno a tutti di estrapolarli e utilizzarli e quindi di allargare i confini della ricerca.” Con un invito a finanziare e sostenere sempre di più la ricerca e chi la fa, Biden – che l’anno scorso a perso il figlio Beau morto di cancro al cervello all’età di 46 anni – ha chiuso il suo intervento tra gli applausi della platea dell’ASCO.
Fonte: Congresso ASCO 2016
Bill Berkrot
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
