Oncologia di Precisione. In Toscana Tumor Molecular Board incardinato nel servizio pubblico per l’individuazione degli Off Label

“Il tema della medicina di precisione e nello specifico dell’oncologia di precisione, è un tema assolutamente rilevante e all’ordine del giorno, ma è anche un tema difficile, perché su questi argomenti ci sono forse delle attese eccessive da parte dei pazienti, pressioni di tipo mediatico e a volte anche di tipo commerciale ma anche per alcuni elementi di confusione”. È questo l’approccio, prudente, di Gianni Amunni, Direttore Oncologia medica ginecologica Aou Careggi di Firenze, che Quotidiano Sanità ha incontrato per la tappa toscana dei “Percorsi di riflessione e confronto sull’oncologia di precisione” realizzati con il sostegno incondizionato di Lilly.

Di certo la Toscana ha prestato sempre estrema attenzione alle prospettive offerte dall’oncologia di precisione “vero è” sottolinea Amunni “che abbiamo attivato la possibilità  di eseguire i test genomici per il tumore della mammella prima che il Ministero ne definisse l’indicazione e la rimborsabilità. Abbiamo costituito il Tumor Molecolar Board più di due anni fa così come abbiamo affrontato il tema dei farmaci agnostici prevedendo per essi una specifica organizzazione”.

Il TMB della Toscana, incardinato all’interno di Ispro che la struttura che coordina la rete oncologica toscana, è molto ampio, con la presenza di oncologi, patologi, economisti, esperti di bioetica, ma soprattutto con la presenza al suo interno, delle strutture delle politiche del farmaco.

Sono state quindi individuate tre sedi per la profilazione dei pazienti elegibili inserendole nelle tre anatomie patologiche delle aziende ospedaliere universitarie della Regione Toscana. “Una caratteristica della Regione Toscana su questo tema” spiega Amunni “è stata quella di aver tenuto ben distinto il tema dei farmaci agnostici rispetto all’attività  del Tumor Molecular Board. Secondo noi il TMB interviene in quelle situazioni per le quali è da valutare l’utilizzo di un farmaco o flebo. Cosa diversa dal tema dei farmaci agnostici, che ormai stanno dentro la pratica clinica, farmaci per i quali è stata definita la rimborsabilità da parte di Aifa. Per i farmaci agnostici abbiamo invece individuato tre gruppi di area vasta, quindi uno per ogni area vasta, gruppi interaziendali che prevedano sia l’azienda territoriale sia l’azienda ospedaliera universitaria, che si muovono con procedure molto più snelle rispetto a quelle del TMB e che possono utilizzare una diagnostica più limitata, per un numero di geni nettamente inferiore rispetto a quelli delle grandi piattaforme invece individuati per il Tumor Molecular Board”.

Quindi, in estrema sintesi, la Toscana ha lavorato affinché la cosiddetta oncologia di precisione o più precisamente gli aspetti clinici legati alla oncologia mutazionale, potessero essere un diritto per tutti i cittadini toscani. “Abbiamo voluto che il TMB fosse unico, incardinato nel servizio sanitario pubblico e all’interno della Rete oncologica regionale. E abbiamo ritenuto che la sua attività fosse finalizzata all’eventuale individuazione di un farmaco off label”.

La presenza del settore delle politiche del farmaco dentro il TMB aiuta, sottolinea quindi Amunni, a snellire l’intera procedura.

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