Oncologi a Renzi, siglare un Patto anti cancro

tumoreI casi di tumore continuano ad aumentare e, a fronte di 3 mln di pazienti oncologici in Italia, nel 2016 le nuove diagnosi stimate nel nostro Paese sono oltre 365mila. Da qui parte l’esigenza di siglare un “Patto contro il cancro” basato sull’alleanza tra governo, istituzioni e clinici. A proporlo sono gli oncologi italiani che, dal Congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) in corso a Copenaghen, chiedono su questo punto un incontro urgente con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, annunciando l’invio di una lettera al capo del Governo.

La situazione italiana
I casi di tumore in Italia sono in continuo aumento come anche i costi delle terapie: quello giornaliero medio di un farmaco antineoplastico è passato da 42,20 euro nel periodo 1995-1999 a 203,47 euro nel 2010-2014 ed il costo medio di una terapia complessiva è aumentato da 3.853 euro nel 1995-1999 a 44.900 euro. L’incremento, sottolinea il presidente Aiom Carmine Pinto, ”va ricondotto anche al fatto che molti nuovi farmaci prevedono la somministrazione fino a progressione di malattia invece che un numero finito di cicli come accadeva con la ‘classica’ chemioterapia”. Così in Italia, in totale, nel 2014 i costi per queste terapie hanno raggiunto i 2,9 mld, in Germania 6,2 e in Francia 4,2.

L’Italia, dunque, spende meno per i farmaci anticancro rispetto a Germania e Francia ma ottiene guarigioni superiori in neoplasie frequenti come quelle del seno, del colon-retto e della prostata. A livello globale, il costo mondiale per i farmaci anticancro ha raggiunto i 107 mld di dollari nel 2015 con un incremento dell’11,5% sul 2014. ”Finora il nostro sistema sanitario ha retto garantendo l’accesso alle cure a tutti i pazienti, grazie anche ai sistemi di rimborso concordati con l’Agenzia Italiana del Farmaco – spiega Pinto – Ma l’intensità dell’innovazione farmaceutica preannuncia l’ingresso sul mercato di molti farmaci salvavita. Siamo di fronte a una rivoluzione epocale che richiede di essere affrontata con decisione. Siamo consapevoli dei vincoli di finanza pubblica, ma questa rivoluzione terapeutica può essere affrontata solo immettendo risorse dedicate”.

Per questo, annuncia, ”lanciamo un forte messaggio e chiediamo un incontro al Premier Renzi, da sempre attento al tema dell’innovazione, come dimostra il progetto Human Technopole, e alla salvaguardia dell’universalismo del nostro sistema sanitario nazionale, per sviluppare per la prima volta in Italia un Progetto unitario e strategico contro i tumori”. Un ”Patto contro il cancro” capace di mobilitare risorse e di dare una risposta concreta alle richieste di 3 mln di pazienti, sul modello di programmi già lanciati negli Stati Uniti. L’Aiom, precisa il presidente, ”è partita da proposte strutturali a lungo termine e, nel breve periodo, con una proposta concreta: l’istituzione di un “Fondo nazionale per l’Oncologia”. Nuove risorse più che mai necessarie per poter continuare a garantire l’accesso ai nuovi farmaci a tutti i pazienti, dal momento che ”guardando alle prospettive future – conclude Pinto – nel 2016 il settore farmaceutico registrerà in Italia uno sforamento del tetto programmato, che sarà difficile ripianare ricorrendo agli strumenti oggi in uso”.

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