
Lo studio
Edwards e colleghi hanno valutato il Retina Implant Alpha, AMS (Retina Implant AG, Reutlingen, Germania), uno dei quattro impianti retinici che hanno ricevuto il marchio CE per uso commerciale. Il dispositivo, apparecchio di seconda generazione, risponde alla luce rilevata, stimolando la retina interna ancora sana. L’impianto è stato posto chirurgicamente nell’occhio in peggiori condizioni dei partecipanti con discreto successo e i pazienti sono stati sottoposti a numerosi test della visione nei 12 mesi successivi all’intervento. L’impianto è riuscito in quasi tutti i partecipanti che hanno potuto riacquistare la visione temporale e localizzare la provenienza della luce. In un caso questo non è avvenuto per problemi legati a danni dello stesso impianto. Questo impianto subretinale di seconda generazione è in grado di far guadagnare un certo vantaggio visivo ai pazienti che hanno una funzione retinica residua. Edwards e il suo team hanno trattato 21 pazienti con questo tipo di impianto. Il passo successivo sarà quello di monitorare nel tempo questi casi per vedere come funziona il dispositivo a lungo termine.
Fonte: Ophthalmology
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
