
I risultati dello studio
Il legame tra obesità e malattie renali è risultato più pronunciato negli over 40. Tra i soggetti con meno di 40 anni, infatti, l’obesità era associata a 3,5 casi in più su 1000 di malattie renali rispetto ai normopeso. Ma dopo i 40 anni, l’aumento del rischio di alterazioni renali negli obesi balzava a 19 casi su 1000. “Questi dati contraddicono qualche precedente ricerca che dimostrava che gli individui obesi considerati ‘metabolicamente sani’ non sarebbero esposti ad un maggior rischio di incorrere in problemi renali, malattie cardiovascolari o altre patologie legate all’eccesso di peso”, ha sottolineato il ricercatore che ha coordinato lo studio, Yoosoo Chang del Kangbuk Samsung Hospital Total Healthcare Center di Seoul. “È importante, dunque, che le persone mantengano uno stile di vita corretto e un peso adeguato per prevenire complicazioni conseguenti all’obesità”, ha concluso Chang.
Lo studio pubblicato ha in realtà dei limiti, come gli stessi ricercatori ammettono. Per valutare il grado di obesità, infatti, è stato considerato solo l’indice di massa corporea, che non distingue tra massa grassa e muscolare. Inoltre, mancherebbero i dati sul periodo in cui le persone sono state obese e su come il loro peso era cambiato nel corso dello studio. I risultati, tuttavia, suggeriscono che i medici dovrebbero sensibilizzare i pazienti obesi sul rischio di essere colpiti anche da malattie renali e incoraggiare queste persone a dimagrire e a cambiare il loro stile di vita.
Lisa Rapaport
Fonte: Ann Intern Med 2016
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
