Nuovo metodo di lavaggio delle mani supera quello raccomandato dall’OMS

(Reuters Health) – Secondo quanto riportato da un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Infection Control, una versione modificata della tecnica del lavaggio delle mani già raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) permette una migliore rimozione del Clostridium difficile dalle mani.

Premessa
La tecnica di lavaggio delle mani, particolarmente studiata per gli operatori sanitari, già diffusa dall’Oms ha dimostrato di rimuovere vari batteri, tra cui il famigerato Escherichia coli, ma la sua efficacia nel rimuovere le spore di Clostridium difficile, un altro temuto batterio patogeno, è ancora poco conosciuta. Per questo motivo Yves Longtin del Jewish General Hospital Sir Mortimer B. Davis a Montreal, Canada, e colleghi hanno confrontato l’efficacia di tre metodi diversi per il lavaggio delle mani, nell’eliminare le spore di C. Difficile: l’approccio già raccomandato dall’Oms (http://bit.ly/2qXCC7D); un metodo modificato ‘WHO-SR’, in cui i partecipanti hanno eseguito quello dell’Oms in 30 secondi piuttosto che in 60 secondi, ma hanno ripetuto la tecnica due volte consecutivamente; e una tecnica non strutturata che ha permesso ai partecipanti di lavare le mani come avrebbero fatto a casa senza regole specifiche.

Lo studio
Lo studio comprendeva 10 partecipanti (sei uomini e quattro donne). L’efficacia mediana (misurata in riduzioni log10 delle unità di formazione di placche batteriche, rispetto a nessun lavaggio delle mani) è stata di 1,30 con la tecnica non strutturata, 1,71 con l’approccio raccomandato dall’Oms e 1,70 con l’approccio WHO-SR. Come sottolineano gli autori, nei confronti testa-testa, nell’eliminare il C. Difficile, la tecnica OMS-SR è risulatata significativamente migliore della tecnica non strutturata (p = 0.01), mentre la tecnica consigliata dall’Oms non era significativamente superiore alla tecnica non strutturata (p = 0,13), e si notava una tendenza del metodo WHO-SR ad essere superiore alla tecnica dell’Oms (p = 0,09). In conclusione, secondo i ricercatori per eliminare il C. difficile dalle mani è meglio utilizzare un metodo ben strutturato. L’importante è che tale metodo sia semplice da eseguire così da poter essere applicato dal maggior numero di persone possibile. Una riflessione che sembrerebbe banale, ma non lo è affatto, considerando che si sta parlando di metodi efficaci per impedire la diffusione dì infezioni molto pericolose.

American Journal of Infection Control

di Will Boggs MD

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)

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