
Lo studio alla base delle linee guida
La base scientifica di queste raccomandazioni è lo studio Learning Early about Peanut Allergy (LEAP) in cui si evidenzia come i neonati ad alto rischio di allergie alle arachidi – che sono stati esposti a questi semi precocemente – presentino minori probabilità di sviluppare un’allergia quando compiono cinque anni. I risultati sono stati pubblicati l’anno scorso sul New England Journal of Medicine e su questi è stata basata le revisione delle linee guida del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, la cui nuova versione sarà pubblicata a gennaio sul sito. Le linee guida suggeriscono tre approcci per l’introduzione delle arachidi a seconda del rischio di allergia dei neonati.
- I neonati con grave eczema, allergia all’uovo o entrambi sono anche ad alto rischio di sviluppare allergia alle arachidi. Dovrebbero essere esposti a questi semi fin dai quattro mesi per ridurre il rischio di allergia. Prima però questi bimbi dovrebbero essere sottoposti a un test cutaneo che, in caso di esito positivo, deve allertare il medico e prevedere la somministrazione delle arachidi in ambiente sanitario e non a casa.
- I neonati con lieve o moderato eczema che hanno già iniziato a introdurre altri cibi solidi dovrebbero essere esposti alle arachidi sei mesi.
- I neonati senza eczema o qualsiasi allergia alimentare sono a basso rischio, i genitori possono introdurre learachidi in qualsiasi momento a partire all’età di sei mesi.
Fonte: ACAAI 2016
Rob Goodier
(Versione italiana di Quotidiano Sanità/Popular Science)
