Nuove linee guida staminali: sì a pagamento degli ovociti

ricercaTra le novità introdotte dalle nuove linee guida che stabiliscono gli standard per la ricerca sulle cellule staminali c’è la possibilità di pagare gli ovociti umani ma solo se in linea con il
compenso ricevuto in genere dai volontari che partecipano a esperimenti. A mettere a punto le linee guida è la Società internazionale per la ricerca sulle staminali (Isscr), i cui principi vengono descritti su Nature.

Linee guida
Il primo punto affronta la ricerca sugli embrioni umani, che negli ultimi dieci anni ha visto l’introduzione di tecniche come la controversa Crispr o taglia-incolla del Dna, e le tecniche di sostituzione del Dna mitocondriale, per ridurre la trasmissione di gravi malattie per via materna. Poiché manca consenso sul modo in cui applicarle, le linee guida affermano che qualsiasi tentativo di modificare il genoma di embrioni umani a scopo riproduttivo è proibito, mentre approvano la ricerca di laboratorio sugli embrioni umani e le cellule staminali ricavate.

Le cellule staminali umane pluripotenti indotte (Ips), ossia cellule adulte riprogrammate ad uno stato embrionale utilizzando un cocktail di geni, non sono infatti sufficienti alle esigenze della ricerca. Circa la donazione degli ovociti le linee guida invitano a pagare le donne in linea con i compensi ricevuti dai volontari che partecipano ad altre ricerche. Sugli organismi chimera, ottenuti dall’incontro di specie diverse, l’Isscr raccomanda di proibire alcuni tipi di esperimenti, come l’allevamento di animali non umani per ospitare gameti umani. Le linee guida invitano anche alla pubblicazione dei risultati di tutti gli studi preclinici su riviste scientifiche e ad un’eventuale registrazione di tutti gli studi in banche dati pubbliche.

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