
Con questa motivazione, l’Assemblea dei Nobel al Karolinska Institute ha deciso oggi di assegnare il Nobel per la Medicina 2019 a William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza, che hanno scoperto come le cellule percepiscono e si adattano alla disponibilità di ossigeno.
Ai tre ricercatori vanno circa 913mila dollari. Quello per la Medicina è il primo Nobel assegnato ogni anno. La prima edizione dei Premi Nobel – gli altri sono per le scienze, la pace e la letteratura- è del 1901.
Il lavoro premiato
La ricerca premiata quest’anno è incentrata sulla risposta ipossica, ovvero sul modo in cui l’organismo reagisce al flusso di ossigeno. E dal momento che “l’ossigeno è essenziale per la vita e viene utilizzato praticamente da tutte le cellule animali”, il lavoro è fondamentale per il funzionamento dell’organismo stesso, come sottolineato da Randall Johnson, del Karolinska Institute.
“Quando ti alleni, ad esempio, stai consumando ossigeno a un ritmo più rapido, e il meccanismo scoperto dai tre scienziati è l’interruttore che aiuta la cellula a capire quanto ossigeno sta ricevendo e come deve comportarsi”, osserva Johnson. “Se hai un ictus, all’improvviso non arriva ossigeno al cervello e le cellule, se vogliono sopravvivere, devono trovare un modo per adattarsi a quel livello di ossigeno”,
William Kaelin, del Dana-Faber Cancer Institute e della Harvard Medical School di Boston, è rimasto “quasi senza parole” quando ha scoperto che a lui, a Gregg Semenza, della Johns Hopkins University, e a Peter Ratcliffe, dell’Università di Oxford, sarebbe toccato l’onore del premio Nobel 2019 per la Medicina.
A raccontarlo – con una nota di colore – è Thomas Perlmann, membro dell’Assemblea dei Nobel, che ha dichiarato di aver raggiunto telefonicamente Kaelin dopo aver sbagliato numero. Ratcliffe, invece, era nel suo ufficio, mentre Semenza stava dormendo.
Tra i Premi Nobel per la Medicina più illustri ci sono Alexander Fleming, che ha scoperto la penicillina, e Karl Landsteiner, che ha identificato l’esistenza dei vari gruppi sanguigni.
L’anno scorso, invece, a portarsi a casa il Nobel per la Medicina furono James Allison e Tasuku Honjo, che hanno scoperto come armare il sistema immunitario nella terapia contro il cancro.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Popular Science)
