Convincere i fumatori che sia necessario smettere di fumare attraverso campagne di comunicazione mirate deve essere uno dei massimi impegni della sanità pubblica, così come soprattutto i giovani devono essere indotti a non iniziare mai ad utilizzare qualsiasi prodotto con nicotina. Ma appare ormai evidente che un approccio proibizionistico fine a sé stesso non costituisca la strategia efficace per garantire la salute di coloro che continuano a fumare. D’altro canto, la ricerca ha introdotto sul mercato forme alternative senza combustione che potrebbero essere un valido ausilio per chi continua a fumare, nell’ottica di una riduzione del danno. Peraltro, come riconosciuto recentemente dalla FDA, le evidenze scientifiche finora prodotte da Enti Terzi e le valutazioni effettuate dal Southeast Tobacco Laboratory della FDA stessa, dimostrano che tali prodotti comportino, per chi li utilizza, una ridotta esposizione a sostanze dannose o potenzialmente dannose rispetto alla sigaretta tradizionale, e che sia ragionevolmente probabile che una riduzione sostanziale e misurabile della morbilità e mortalità possa essere dimostrata da studi futuri. L’evento, promosso da Quotidiano Sanità e Popular Science, si prefigge l’obiettivo di fare il punto sull’intero fenomeno della lotta contro il fumo, analizzando anche le possibili azioni di carattere legislativo, comunicativo e formativo che le istituzioni potrebbero mettere in campo anche alla luce dell’ingresso sul mercato di prodotti alternativi al fumo di sigaretta.