Le App possono costituire un valido supporto per il paziente nelle varie fasi del suo percorso di prevenzione, diagnosi, cura, monitoraggio e follow-up, in particolare nell’ambito delle patologie croniche.
L’app myAbbVieCare (https://www.abbviecare.it/myac/), disponibile gratuitamente, è un’applicazione di supporto al paziente con artrite reumatoide in terapia con upadacitinib. Mette a disposizione del paziente informazioni attendibili sulla patologia e strumenti concreti a supporto del trattamento contribuendo ad accrescere il suo empowerment di persona con esperienza di malattia, in modo da acquisire la consapevolezza e la serenità utili ad affrontare il percorso di cura.
“I nuovi strumenti, come le app, possono davvero aiutare il paziente con malattie reumatiche a gestire meglio la propria patologia”, commenta Antonella Celano, Presidente dell’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (Apmarr).
“Se adoperate con costanza e consapevolezza le app possono aiutare il paziente e condurlo verso una migliore aderenza alla terapia e una più stretta comunicazione con il medico. Possono fornire informazioni sulla patologia e possono fungere da calendario per le visite e da diario in cui riportare i sintomi quotidiani”, continua Celano. “Naturalmente un’app non può sostituire il medico, ma offre un contributo alla gestione della malattia”.
All’interno dell’applicazione myAbbVieCare è possibile trovare un’ampia selezione di articoli educazionali e consigli per il benessere quotidiano, tenere sotto controllo in ogni momento il trattamento farmacologico così come è stato prescritto dal medico e salvare gli appuntamenti con il medico curante.
I vantaggi della telemedicina per i pazienti con patologie reumatologiche
“L’avvento della telemedicina è sicuramente un vantaggio per i pazienti che soffrono di patologie reumatologiche”, osserva Silvia Tonolo, Presidente dell’Associazione nazionale malati reumatici (Anmar). Secondo Tonolo, l’uso di strumenti digitali può contribuire alla risoluzione di problemi di comunicazione medico-paziente emersi negli ultimi anni. “In epoca Covid-19 per i pazienti era difficile interfacciarsi con il reumatologo e ora, finita la pandemia, ci rendiamo conto che solo i Centri più grandi permettono ai pazienti di fissare delle visite nel breve periodo (parliamo di 10-12 mesi), mentre sul territorio i tempi sono molto lunghi”.
Secondo Tonolo, la telemedicina può favorire una rapida comunicazione tra paziente e specialista in caso di bisogno e può essere un valido strumento per le visite di follow-up e per la condivisione degli esami.
“Gli strumenti di telemedicina, come le App, permettono al paziente di diventare esperto della propria malattia, di conoscersi e di offrire le informazioni necessarie allo specialista. D’altra parte il clinico riesce a tenere sotto controllo i suoi pazienti anche a distanza”, nota Tonolo. E aggiunge: “Possono essere strumenti fondamentali anche per rendere più sostenibile il Sistema Sanitario regionale e per garantire un rapido accesso allo specialista anche a coloro che vivono in zone geograficamente complesse”.
L’impegno di AbbVie nei Programmi di supporto al paziente
AbbVie è impegnata da anni nel cercare soluzioni innovative per avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti, come racconta Annalisa Iezzi, Medical Director di AbbVie. “Ci siamo resi conto che è fondamentale occuparsi del paziente a 360 gradi, favorendo anche la comunicazione con il medico e sappiamo che le soluzioni digitali rappresentano un tool molto potente per favorire l’interazione tra medico e paziente”, dice Iezzi. “A questo scopo abbiamo creato un programma di supporto al paziente che si arricchisce oggi con un nuovo tool digitale: l’app myAbbVieCare, dedicata al paziente con artrite reumatoide in terapia con upadacitinib”.
“L’uso dell’app facilita la gestione della terapia, l’aderenza alla terapia e l’interazione con il medico. Permette di annotare gli appuntamenti e le informazioni da condividere. Inoltre la app contiene un tool, chiamato RAPID3 e considerato dispositivo medico che è un questionario di rapida esecuzione che monitora su base continuativa l’attività di malattia”, continua Iezzi. È possibile scaricare e stampare i risultati del RAPID3 per condividerli con il medico durante le visite di controllo ottimizzando il dialogo medico/paziente.
Iezzi conclude: “crediamo che la nostra app rappresenti un ottimo strumento per il paziente, per il medico e per la comunità scientifica italiana e internazionale. In futuro (e questa è una Call to action rivolta alla comunità scientifica), non escludiamo la possibilità di costruire real-world-evidence, raccolte di dati, con l’autorizzazione dei pazienti, per consolidare insieme l’esperienza italiana di queste patologie”.