
L’attività si è concentrata sugli effetti delle microplastiche di produzione industriale (che contengono il plasticizzante DEHP) sui gusci e il citoplasma dei foraminiferi, organismi marini unicellulari, presenti ovunque nel mare e che rappresentano uno degli ingressi verso la catena alimentare. Un effetto positivo della presenza in mare di molte specie dei foraminiferi è determinato dal loro guscio di carbonato di calcio che aiuta nel riassorbire la CO2 atmosferica.
I risultati della ricerca dimostrano che le microplastiche sono presenti nel guscio e nella cellula dei foraminiferi analizzati. Studiando lo spettro composizionale delle cellule, è stato dimostrato per la prima volta che la presenza delle plastiche induce uno stress cellulare in questi microrganismi. Inoltre, il plasticizzante DEHP viene incorporato nella cellula ed anche nel guscio.
“Queste osservazioni inducono a pensare che l’inquinamento chimico combinato con l’acidificazione delle acque possa portare alla scomparsa dei foraminiferi entro il 2100 – spiega De Giudici – Un’eventualità da scongiurare, perché i foraminiferi sono una componente fondamentale dell’ecosistema e la loro biodiversità e abbondanza sono elementi essenziali per la resilienza ambientale rispetto ai Global Changes”.

 
                                         
                                 
                                 
                                