Metodo olistico per la validazione dei biomateriali

Il microscopio Light-sheet (a foglietto di luce) è una nuova tecnica di microscopia a fluorescenza che permette ai ricercatori di acquisire immagini di interi volumi di culture cellulari 3D in maniera rapida e non invasiva. Le culture cellulari 3D rappresentano un modello innovativo di studio, e costituiscono il ponte tra la coltura cellulare tradizionale 2D e i modelli in vivo quali tessuti o animali.

Le potenzialità di questa tecnica sono state utilizzate da Spartaco Santi dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR che, in collaborazione con un gruppo di ricercatori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, ha pubblicato i risultati dell’applicazione sulla rivista americana PLOS ONE.

Lo studio ha visto l’utilizzo di cellule mesenchimali staminali, responsabili della rigenerazione dei tessuti connettivali. Le cellule sono state seminate su scaffold di alginato ricoperto di fibroina, proteina della seta utilizzata come biomateriale per favorire l’adesione cellulare. Questi microcarriers sono quindi stati osservati in vivo utilizzando il microscopio Light-sheet e, mediante lo sviluppo di nuovi software “open source “di tracciamento 3D, è stato possibile registrare in time-lapse tutta una serie di parametri cellulari quali motilità, distribuzione, velocità, vitalità.

Questo metodo di imaging 3D è stato definito olistico, non-invasivo, non-distruttivo e quantitativo, e viene proposto come un strumento utile per studiare le interazioni tra cellule e biomateriali durante il processo di validazione, fabbricazione e funzionalizzazione dei “medical device” nell’ambito dell’ingegneria tissutale.

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