L’Apple Watch potrà controllare i sintomi della malattia di Parkinson. La casa della mela ha infatti messo a disposizione degli sviluppatori un’interfaccia di programmazione che consente di creare app in grado di monitorare due sintomi della malattia – i tremori e la discinesia – in…
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Marte: la speranza della vita si avvicina. Trovate molecole organiche
Molecole di natura organica e variazioni cicliche di metano: sono questi i due fattori che indicano una forte probabilità che tre miliardi e mezzo di anni fa ci fossero i requisiti per ospitare la vita su Marte. La scoperta, pubblicata su Science, arriva da…
LeggiIctus: a rischio anche chi ha livelli di emoglobina glicata da “pre-diabete”
(Reuters Health) – Che ci sia diabete oppure no, elevati livelli di emoglobina glicata (HbA1c) sarebbero associati a un aumento del rischio di ictus. A suggerirlo sarebbe una meta-analisi pubblicata sul Journal of the American Heart Association e guidata da John Peter Mitsios, dell’Università…
LeggiTrauma cranico: un paziente su due non fa controlli dopo tre mesi
(Reuters Health) – Dopo un trauma cranico, meno di un paziente su due visitato in pronto soccorso si fa controllare a distanza di tre mesi. È quanto emerge una ricerca pubblicata da JAMA Network Open e guidata da Seth Seabury della Keck School of…
LeggiDeclino cognitivo: per gli anziani con problemi di vista, il disturbo di memoria soggettivo è un sintomo
(Reuters Health) – I disturbi soggettivi di memoria (SMC – subjective memory complaints) aiuterebbero i medici a valutare il deterioramento cognitivo in pazienti anziani che hanno problemi di vista. A evidenziare questo aspetto è stato uno studio coordinato da Bonnielin Swenor, della Johns Hopkins…
LeggiScoperta la proteina che allunga la vita
Si chiama beclin-1 ed una proteina cruciale nei meccanismi dell’invecchiamento. Una mutazione in questa proteina infatti riesce a allungare la vita ai topi, facendoli invecchiare molto più lentamente e mantenendoli anche in buona salute. La scoperta, pubblicata su Nature da ricercatori del Centro per la salute…
LeggiSulla Terra un tempo le giornate duravano 18 ore
Sulla Terra, un tempo, per la precisione un miliardo e mezzo di anni fa, le giornate duravano solo 18 ore e non 24. Ad allungarle, molto lentamente e progressivamente, ha contribuito la Luna, che in quell’epoca era molto più vicina al nostro pianeta, tanto da…
LeggiC. difficile: trapianto fecale efficace come terapia antibiotica
(Reuters Health) – Il trapianto di materiale fecale nel colon sarebbe efficace quanto la terapia antibiotica nel trattare le infezioni ricorrenti da Clostridium difficile. A evidenziarlo è un piccolo studio pilota i cui risultati sono stati presentati nel corso della Digestive Disease Week, che…
LeggiDegenerazione maculare senile: uso anticolinergici aumenta rischio
(Reuters Health) – Dopo almeno tre mesi di uso di farmaci anticolinergici, aumenta il rischio di sviluppare degenerazione maculare senile (AMD – age-related macular degeneration). È quanto emerge da uno studio condotto da un team guidato da Vincent Daien, dell’Hopital di Montpellier, i cui…
LeggiDune di metano su Plutone
Non sono di granelli sabbia, ma di metano. Sono le dune su Plutone che si affiancano a montagne di ghiaccio alte fino a 3.500 metri. A rivelarlo è un’analisi, pubblicata su Science, ricavata degli ultimi dati della sonda Nasa New Horizons, raccolti il 14…
LeggiSei più intelligente? Probabilmente hai anche gli occhiali
A quanto pare non sarebbe solo un luogo comune: chi porta gli occhiali è anche più intelligente. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Nature Communications, secondo cui chi ha nel proprio Dna le varianti genetiche associate a un maggior quoziente intellettivo ha il…
LeggiIpoparatiroidismo. La seconda giornata mondiale dedicata
Paura di uscire di casa e di non ricordarsi più dove sei. Paura di sentire il tuo corpo che si irrigidisce con spasmi acuti. Paura di provare dolore anche a sorridere o ad arrabbiarsi. La vita di una persona con ipoparatiroidismo non è semplice,…
LeggiScovata proteina che predice rischio di mortalità da sepsi
Si chiama PTX3 (Pentraxina3) la proteina che indica il rischio di mortalità associato ad infezione batterica nel sangue. A individuarla è stato un gruppo di ricercatori italiani che, in uno studio, ha dimostrato la correlazione tra più alto rischio di mortalità e più alti livelli della proteina nei pazienti con sepsi, infezione generalizzata a tutto l’organismo dovuta all’ingresso nel circolo sanguigno di batteri. Questo studio multicentrico, cui hanno collaborato l’Istituto Humanitas, il ‘Mario Negri’ e l’Ospedale Maggiore Policlinico, è stato selezionato tra 5 finalisti e riceve oggi a Barcellona il premio ESCI-European Society of Clinical Investigation 2018 per il miglior lavoro pubblicato nell’ambito della ricerca clinica. “Si era già vista la correlazione tra più alto rischio di mortalità e più alti livelli di PTX3 nel sangue nell’infarto -spiega Barbara Bottazzi, Principal Investigator del Laboratoriodi Immunofarmacologia di Humanitas -Lo studio, condotto su 958…
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